TERMOLI. Ultime ore di attesa per la festa più simbolica e tradizionale dell’estate molisana. La notte di Ferragosto, come sempre, ripropone l’incendio artistico del Castello Svevo; evento che richiama in riva all’Adriatico decine di migliaia di persone.
Un incendio – ovviamente simbolico – che ravviva in uno sfarzo di luci e colori, l’assalto e la messa al sacco del Borgo Vecchio termolese, ad opera del feroce saladino turco ‘Pialì Pasha’.
Uno spettacolo – è il caso di dire – a tinte forti, all’interno del quale giganteggia in tutta la sua bellezza il ‘maniero federiciano’ della città adriatica, illuminato dalla cascata di fuoco acceso dalle mura di cinta del Borgo.
Una passata edizione dell’incendio del Castello Svevo
Una meraviglia nella meraviglia che non sfugge e che il più delle volte pone in condizione chi vi assiste per la prima volta a riproporsi un ritorno a Termoli, per la sola soddisfazione di rivedere la suggestiva manifestazione ferragostana.
Ma la giornata più tipica dell’estate sta trascorrendo nel solco della più consolidata tradizione anche in tutte e altre località della costa, dell’entroterra e dell’alta collina molisana.
Le gite ‘fuori porta’ hanno visto in movimento decine di migliaia di persone che si sono divise tra, le spiagge del Basso Molise; le Isole Tremiti (crica 700 i partenti alla volta delle Diomedee in mattinata), il Lago di Guardialfiera; i prati erbosi di Capracotta e l’incantevole scenario di Staffoli (per gli appassionati di equitazione).
Dovunque lasagne e grigliate l’hanno fatta da padrone e dovunque la grande afa di questa torrida giornata ferragostana, ha indotto a sorbire qualche bicchiere di più.
Resta l’incognita del rientro, per il quale le forze dell’ordine, che hanno rafforzato il pattugliamento lungo tutte le strade della regione, raccomandano la massima prudenza e il totale rispetto delle norme che regolano la circolazione stradale.
E-red