lunedì 13 Gennaio 2025
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LAVORO. ‘Molise Ambiente’ non paga stipendi e liquidazioni. I dipendenti si rivolgono al giudice

TERMOLI. Il sogno di un tempo ormai lontano, ma non troppo, era quello di riuscire a sedersi su di un posto di lavoro fisso. 

Un impiego, magari nella pubblica amministrazione, comunque sotto l’ombrello riparatore del settore statale o parastatale, a cui delegare la base per costruirsi e realizzarsi una vita intera.

In città, invece, i servizi pubblici, almeno quelli esternalizzati, parliamo del trasporto locale e, ora, in ultima analisi, della nettezza urbana, stanno riservando solo amarezze ai dipendenti assunti con l’egida delle varie amministrazioni succedutesi negli anni.

E’ il caso del cambio di guardia nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che dallo scorso primo agosto è in mano all’Ati Te.Am., dopo la revoca dell’appalto alla Molise Ambiente.

A rendersi inadempiente nei riguardi proprio dei diritti acquisiti dai 43 lavoratori è stata la società uscita dal circuito dell’igiene urbana, che non ha corrisposto ai lavoratori l’ultimo stipendio e tutte le voci di fine contratto, compreso il trattamento di fine rapporto, per una somma che oscillerebbe tra gli 8.000 e i 9.000 euro per ciascun operatore ecologico.

L’azienda rivendica dal Comune il pagamento delle ultime due tranche mensili del vecchio appalto, mentre le organizzazioni sindacali sono subito andate all’attacco rivolgendosi al tribunale con un’istanza per ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo.

Detto, fatto. Dal palazzo di giustizia di Larino è partito un atto di precetto finalizzato a tutelare le maestranze, che hanno voluto sfogarsi lanciando per il tramite dell’informazione la denuncia della loro situazione.

Oltre 45 giorni senza soldi per nuclei che già faticavano ad arrivare a fine mese, con la difficoltà anche a fare rifornimento di carburante per raggiungere il posto di lavoro.
 

emanuelebracone@termolionline.it