RIPALIMOSANI. Ancora un sequestro di piante coltivate per la produzione di sostanze stupefacenti da parte dei militari del comando provinciale della Guardia di Finanza.
Gli uomini della compagnia di Campobasso gli stavano dietro da giorni e con circospezione ne seguivano le mosse.
Un giovane residente nel capoluogo aveva avviato una coltivazione di canapa indiana in un campo sito in agro di Ripalimosani.
Prima una piantina, poi un’altra, poi un’altra ancora. Quest’ultima di oltre un metro e mezzo.
Piantate, innaffiate, coltivate con massimo impegno.
I finanzieri della compagnia di Campobasso, dopo aver ricostruito con cura gli spostamenti e i movimenti dell’uomo, lo hanno bloccato nella serata di ieri proprio mentre era intento alle attenzioni quotidiane verso la piccola piantagione.
Il servizio e’ stato coordinato dalla dottoressa Rossana Venditti, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Campobasso.
Grazie ad un’approfondita attività d’indagine, i militari hanno escluso ogni responsabilità in capo al proprietario del fondo, di fatto estraneo all’intero contesto.
Le piante erano circondate da altra vegetazione, ben occultate ai margini di un boschetto.
Un altro colpo alla produzione e commercializzazione “fai da te” nel comparto degli stupefacenti, dopo l’operazione messa a segno nella mattinata di ieri dagli uomini della tenenza di Termoli e dai cinofili della compagnia di Campobasso.
Anche in questo caso, le piantine sono state sequestrate dai finanzieri.
Il giovane e’ stato invece segnalato a piede libero alla competente autorita’ giudiziaria di Campobasso per le violazioni previste e punite dal d.p.r. 309/90.
Lo stupefacente avrebbe rifornito il mercato locale per una quantità di circa 200 grammi ed un valore “da strada” che sfiora i 3.500 euro.
L’intera circoscrizione operativa, proprio in questi giorni è oggetto di attento monitoraggio effettuato da numerose pattuglie al fine di prevenire e reprimere ogni tipo di traffico illecito soprattutto nel settore degli stupefacenti.
Il nuovo filone operativo legato alla produzione di sostanze stupefacenti non ha colto di sorpresa i reparti dipendenti dal comando provinciale di Campobasso, i quali hanno organizzato specifici servizi di perlustrazione sia nei centri abitati, sia nelle contrade, dal capoluogo fino al Basso Molise.
Particolarmente efficace, si è rivelata la padronanza del territorio e la sinergia fra tutti i militari operanti (baschi verdi, cinofili, finanzieri di mare, unità specializzate del nucleo di polizia tributaria e reparti territoriali), grazie alla quale ogni operazione di servizio ha permesso di focalizzare spunti, tracce ed elementi, i cui successivi approfondimenti hanno consentito di infliggere nuovi ed ulteriori colpi ai traffici illeciti di stupefacenti.
Pertanto, non si escludono nuovi sviluppi nel breve e medio termine, sulla scorta del bagaglio info-investigativo maturato dalle articolazioni operanti nel corso dei numerosi servizi sin qui esperiti.
Bem