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martedì 24 Giugno 2025
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TERMOLI. Serata di gala stasera con l’Odissea Penelope interpretata da Paola Gassman al Teatro Verde

TERMOLI. Rappresentazione di gala stasera presso il Teatro Verde del Parco Comunale di Termoli, alle ore 21.30, “ODISSEA PENELOPE – Donne del Mediterraneo”, una rappresentazione dell’Odissea di Omero vista tutta al femminile, con la regia di Giuseppe Argirò, che vede sul palco come protagonista la grande PAOLA GASSMAN, accompagnata dalle Donne di Itaca, oltre che dal pianista Sebastian Roggero, che eseguirà dal vivo le musiche di scena.

Odissea Penelope è un viaggio attraverso il mito dal punto di vista femminile. Il punto di vista non è quello dell’eroe, del campione della civiltà occidentale, di colui che supera le colonne d’Ercole e lancia la sua sfida ai limiti del conoscibile, bensì la prospettiva è quella di una donna lontana da ogni presunzione eroica, legata al quotidiano, alla fatica della sua condizione di donna in attesa, costretta suo malgrado a subire un abbandono e un lutto interiore che non vuole elaborare. 

Lo spettacolo ODISSEA PENELOPE, interpretato da Paola Gassman, ha una portata affabulatoria che si radica nell’impegno civile. Un’attrice di grande tradizione diventa così un’interprete eccellente di tutte le istanze di un mondo femminile che voglia discutere in maniera costruttiva alternando momenti di riflessione, di ironia, di drammaticità di tutti i temi che spesso non possono essere affrontati perché ritenuti marginali in una società in cui l’immagine della donna non è sempre pari alla sua intelligenza, alla sua carica innovativa, alla sua profondità psicologica.
Lo spettacolo fa emergere le contraddizioni di un’umanità eterogenea e a volte troppo diversa per poter raggiungere una pacifica convivenza. Penelope pensando alle vicende di Troia baluardo dell’Asia minore, non può non riflettere su un conflitto etnico di scottante attualità come quello tra oriente e occidente. Odissea Penelope rivendica il diritto della donna ad esistere, a chiamarsi con un nome proprio di persona affermando un’identità personale che non può essere decisa a priori da nessun sistema culturale, se pur fondato su una tradizione millenaria. Penelope in questa nuova visione che va al di là di Omero, pur rimanendo una donna che ama Ulisse, l’eroe del mito, discute con lucidità tutti gli aspetti oscuri del celebre inventore del cavallo di troia. Penelope infatti ascrive a se stessa il diritto di poter parlare degli orrori della guerra sanzionando le malefatte di un mondo brutale che non risparmia nemmeno i bambini, come testimonia la morte orrenda del piccolo Astianatte ad opera dello stesso Ulisse che ne decide l’infausta sorte scaraventandolo giù dalle mura di Ilio. La guerra non è più dunque cosa da uomini ma viene rivelata in tutta la sua stupidità e inutilità dalla denuncia civile di Penelope che si rende consapevole di aver sposato un assassino inventore di ordigni di morte. Il rapporto con la contemporaneità è bruciante ed immediato: il cavallo di legno non è dissimile infatti dalle tante invenzioni disumane che uguali ai giochi hanno invece dilaniato i bambini di tutto il mondo. La drammaturgia si snoda quindi tra diversi motivi quali la solitudine della donna che deve gestire un mondo che non conta di fronte al potere sociale, politico, economico, di una società fondata dagli uomini; la violenza e la sopraffazione che le parti sociali più deboli sono costretti a subire; e infine la memoria che in questo caso, Penelope donna, è costretta suo malgrado a tramandare perché nessuno possa dimenticare. Ed è proprio attraverso la memoria che si consuma la violenza. Le donne devono convivere con il loro dolore muto e silenzioso, un dolore che non possono nemmeno rimuovere e che sono costrette, quando è possibile, a trasformare in parole che trovano la loro necessità di essere, nell’unica forma di rappresentazione possibile: il teatro.

Il biglietto d’ingresso è di 13 euro. Come per tutti gli altri spettacoli della rassegna, i biglietti si potranno acquistare presso il bar Fusion in via XX Settembre (traversa corso Nazionale) oppure nei locali adiacenti la biblioteca comunale solo il giorno prima dello spettacolo. Apertura del botteghino del teatro alle ore 19.

V/Bem