lunedì 13 Gennaio 2025
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SCUOLA DI VIA TREMITI. Insegnanti preoccupati per la possibile perdita del plesso

TERMOLI.  Mentre l’amministrazione comunale della città adriatica sta assumendo le necessarie misure per fronteggiare la grave emergenza creatasi presso la Scuola per l’Infanzia ‘San Francesco d’Assisi’ di via Tremiti, dovuta a un cedimento strutturale, giorno dopo giorno sta insorgendo un clima di marcata preoccupazione nell’ambito dei genitori e del personale docente e non. 

‘Il rischio – hanno confidato alcune insegnanti – è e resta quello che il procrastinarsi dei tempi tecnici e degli interventi, oltre che della soluzione tampone di trasferire gli 84 bambini nel plesso di ‘Difesa Grande’, possa costituire un pericoloso precedente per la sopravvivenza stessa della scuola”.

   

Alcune insegnanti della scuola di via Tremiti che traslocano

“Un rischio e un timore – hanno aggiunto – che ha già registrato la richiesta di dieci ‘nulla osta’ per il trasferimento di altrettanti bambini in sedi diverse e che potrebbe estendersi ulteriormente, facendo decadere i presupposti numerici per il mantenimento del plesso”.
Una situazione di grave difficoltà complessiva, anche ala luce delle politiche già orientate ai tagli, nella previsione del ministro, Maria Stella Gelmini, che potrebbe recidere di netto un istituto la cui didattica particolarmente avanzata e la cui posizione a vantaggio di un’utenza per lo più dislocata nella zona centrale e peri centrale di Termoli, arrecherebbe un danno gravissimo alla fruibilità del servizio.

Ieri mattina, intanto, la ditta specializzata contattata dall’assessorato ai Lavori Pubblici ha predisposto le indagini geotecniche in quella parte della struttura dove si sono manifestate crepe e lesioni, al fine di individuare le soluzioni più rapide e opportune a consentire il rientro dei bambini.

 

  

Le crepe sui divisori e sulle pareti che hanno suggerito l’evacuazione 

In mattinata, la presenza di alcuni insegnanti e dello stesso dirigente scolastico, ci ha consentito di ritrarre alcune immagini che testimoniano lo stato delle cose; in particolare il leggero abbassamento del pavimento all’interno del servizi igienici e a ridosso di alcune pareti che evidenziano crepe conseguenti al movimento alla base di un’ala della struttura di via Tremiti.

E’ evidente che dovrà essere la perizia geologica a stabilire le cause più intime del fenomeno e le conseguenti strategie volte ad assicurarne la tenuta statica e l’esclusione di qualsiasi rischio.

Il personale docente ha auspicato la possibilità che tutto possa avvenire in tempi rapidi; o in subordine che l’ala dichiarata inagibile sia isolata dal resto del edificio, in modo da consentire l’immediata fruizione degli spazi apparentemente non coinvolti dal fenomeno di assestamento.

  

 

Parte del pavimento che mostra il cedimento e un foro del sondaggio

Sullo sfondo della problematica e nell’ambito dell’interesse civico e amministrativo, trattandosi di una scuola dell’obbligo, resta l’esigenza di garantire con immediatezza il ripristino del servizio. Proprio a tale scopo l’amministrazione municipale ha già avviato lavori di ripulitura e restauro degli ambienti, all’’interno della Scuola Materna nel quartiere ‘Difesa Grande’, in modo da garantire il ritorno tra i banchi da parte dei bambini, quasi certamente, già a partire dal prossimo 1 ottobre.

Ulteriore attività avviata, quella di mettere a disposizione dell’utenza un ‘servizio navetta’, che dovrebbe alleviare le difficoltà di bambini e genitori, nel raggiungere quel quartiere periferico della città adriatica.

Gli insegnanti dell’Istituto per l’Infanzia ‘San Francesco d’Assisi’, tuttavia, lamentano una momentanea carenza informativa circa la reale situazione in corso, da parte dell’amministrazione civica; oltre all’asserito ritardo nel porre mano alla questione che dallo scorso 3 settembre, giorno in cui fu rilevato il problema e al successivo 12, in cui fu emanata l’ordinanza sindacale – affermano dalla scuola di via Tremiti – sarebbe stato fatto poco o niente.

L’amministrazione con alla testa l’assessore ai Lavori Pubblici e quello alle Politiche per l’Istruzione, stanno procedendo secondo una tempistica del tutto comprensibile, da un lato nel garantire il servizio; dall’altro nell’operare con la dovuta e sacrosanta oculatezza.

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