lunedì 13 Gennaio 2025
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TERMOLI. Associazioni e sindacati sul piede di guerra per via De Gasperi

TERMOLI. Il senso unico di Via de Gasperi continua a suscitare critiche e polemiche. Le modiche della viabilità apportate dall’amministrazione comunale hanno, ancora una volta, indotto gli esercenti della zona a riunirsi per esporre le problematiche createsi presso gli esercizi commerciali. All’incontro, tenutosi nel pomeriggio presso la sala del bar “La Galleria”, hanno partecipato i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil assieme alle Associazioni di categoria, Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti.  

 

 

 

 

 

 

 

 

Le lamentele e le polemiche contro l’amministrazione comunale non si sono fatte attendere. “Dall’ultimo incontro avuto con l’assessore Caruso – spiega un membro dell’Associazione di quartiere- ci è stato spiegato un po’ meglio come dovrebbe essere la viabilità: si vorrebbe spostare il traffico verso la periferia e come tempistica si è parlato di due settimane, quindi per fine settembre. Dove ora c’è lo spartitraffico dovrebbero realizzare una rotatoria e aprire la strada dove c’è il ristorante “Carlo” per collegarla a Via Mascilongo.

Dopodichè la strada in questione tornerebbe a doppio senso. Mi chiedo se saranno soltanto due settimane di attesa oppure un’altra perdita di tempo”.  La delusione è sulla faccia di tutti: nessuno crede nella velocità di esplicazione del progetto. “Penso sia stata fatta una rapina a mano armata- continua un altro membro- Ci hanno messo da parte ma noi siamo cittadini di Termoli, dovevano parlarcene prima. Le attività commerciali sono destinate a chiudere”.

Qualcun altro parla dei centri commerciali: “ In questo quartiere ci sono più di ottanta famiglie che finora, con i negozi, vivevano tranquillamente. Ora hanno tagliato un fiume che dava da bere a tutti. Se il sindaco vuole portare tutti verso i centri commerciali ce lo dica pure, lo stesso se vuole che Termoli sia un dormitorio”. “ Stiamo aspettando i ricavi di questo mese- afferma un esercente- dopodichè, se ci saranno notevoli differenze, porteremo le chiavi di tutti i negozi al sindaco. I sindacati devono aiutarci perché siamo una parte attiva della città che vuole essere tutelata. Noi non dobbiamo cercare l’elemosina a nessuno. Siamo esasperati nonché inascoltati”. Il nervosismo si respira, le polemiche arrivano a raffica. Un rappresentante della Cisl interviene: “La cosa ci sta a cuore perché oltre all’interesse commerciale badiamo a quello dei lavoratori.

 

 

 

 

 

 

 

L’amministrazione doveva convocare le parti interessate e consigliarsi con tutti. Il nostro invito è che il sindaco riveda quanto ha fatto e provi a dialogare, perché non essendoci qui più movimento la cosa preoccupa non poco”. Rivolgendosi, poi, in particolar modo agli esercenti, il delegato della Cisl ha espresso loro solidarietà: “Se dopo questo incontro non si dovessero avere novità siamo pronti a manifestare con voi”. In effetti, è ora di punta e i titolari degli esercizi commerciali sono tutti alla riunione, molti negozi sono rimasti chiusi. D’altro canto, non c’è movimento, persino la strada, sempre trafficatissima, è molto silenziosa. “L’amministrazione degli ultimi due anni- conclude l’ex sindaco Alberto Montano- non ha interesse del cittadino, c’è una totale chiusura al dialogo. Tutti i provvedimenti presi finora sono stati attuati senza chiedere niente a nessuno. Non è pensabile che una decisione che interessa un’intera comunità, venga assunta da una, due, tre persone”.

La mozione di sfiducia è stata già presentata: ora gli operatori commerciali chiedono un dialogo col primo cittadino. Se non verranno ricevuti si procederà con l’occupazione della Sala consiliare.

Maria Ciarlitto