TERMOLI. A quarantacinque giorni dalla presa in carico della tutela ambientale e della manutenzione del verde pubblico cittadino da parte della ‘Teramo Ambiente’, dobbiamo purtroppo constatare che vi sono zone della città ancora abbandonate al degrado più totale.
E’ successo nei quartieri periferici, dove non sono stati infrequenti nemmeno gli incendi improvvisi, con qualche rischio le pubblica incolumità; ma succede (purtroppo ancora), in zone di massimo afflusso da parte di cittadini e turisti, proprio perché luoghi deputati alle pratiche sportive, ludiche o semplicemente ricreative.
Parliamo ancora una volta del Parco Comunale, in particolare nella sua zona a monte, per intenderci quella a confine con la parte alta di Via del Mulinello.
In quella zona, eccezion fatta per una vigorosa e necessaria disboscata effettuata nei primissimi giorni dall’inizio delle attività di ‘Teramo Ambiente’, non è stato fatto più nulla. Arbusti, sterpi ed erbacce, sono state recise in grandi quantità, ma ciò che si trovava alla loro base, non è stato ancora rimosso.
Si tratta di ogni genere di materiale; dalle plastiche, ai cartoni; dalle lattine in alluminio alle bottiglie di detersivo. Poi cartacce di ogni genere e, non vorremmo sbagliarci, anche qualche materiale pericoloso del tipo batterie d’auto o pezzi di frigoriferi dismessi.
Tutto ciò, è evidente, necessita un immediato intervento di bonifica, anche nella considerazione del fatto che nella stessa zona insiste una scuola materna dove, viste le temperature non ancora invernali, non sono da escludere piccole escursioni da parte dei bambini e delle loro maestre.
Ma ciò che appare ancora più strano e davvero poco comprensibile è il fatto che gli addetti che avevano operato in precedenza per la pulizia di quel sito, si saranno certamente accorti di aver lasciato l’opera a metà; ciò nonostante hanno lasciato tutto così come era, forse presi dalla fretta di dover bonificare altre zone, perché la città in quei giorni era davvero sporca e trascurata, in una parola: inguardabile.
Ora, diamo per buono che c’era urgenza di fare anche altro e altrove, oggi però una ripassatina sarebbe giusto darla, non fosse altro perché a segnalarci ‘ il fattaccio’, sono stati alcuni visitatori della città, rimasti davvero allibiti dallo stato di trascuratezza di una struttura pubblica così bella e fortemente attrattiva.
Le immagini, ancora una volta, parlano chiaro e va tenuto conto che il forte vento dei giorni scorsi ha comunque fatto la sua brava parte, più che nel ripulire la zona dal pattume vario, nel disperderlo e spostarlo altrove.
Non vorremmo che la ‘Teramo Ambiente’ deleghi ancora una volta Eolo per il completamento della bonifica in questione.
Nexus