TERMOLI. Da lunedì mattina il tintinnio dei campanelli richiamerà tra i banchi tutti gli studenti molisani. Ricomincia la scuola! Il nuovo anno scolastico è portatore di molte novità e di tanti pensieri. I dati dell’Ocse non lasciano scampo, la scuola italiana è stata bocciata.
Troppo permissivismo, tanta ignoranza, molta maleducazione. Per alzare la qualità della nostra scuola il ministro Gelmini ha pensato di intervenire laddove l’istituzione risulta più debole. Si parla quindi del ritorno al maestro unico, della reintroduzione dell’educazione civica e del ripristino del voto in condotta. Il tutto per far fronte al fenomeno del bullismo, alla crisi economica, all’ignoranza.
Gli studenti indisciplinati aumentano sempre più; ecco allora che si interviene con l’introduzione di una materia educativa per i ragazzi, l’educazione civica.
E per prevenire o comunque diminuire il bullismo, laddove non dovesse bastare la sola educazione civica, ci penserà il voto in condotta. Pareri discordanti su queste novità aleggiano tra maestre delle elementari e docenti delle superiori. Le prime sono contrarie al ritorno di un unico maestro perché sostengono che i bambini di oggi sanno già leggere e scrivere, usano il computer da piccoli e quindi non saprebbero che farsene di un maestro tuttofare. Per non parlare del danno a loro inflitto col taglio del personale. I professori, invece, sono più favorevoli alle nuove regole.
“Un unico maestro è importante dal punto di vista educativo- sostiene una docente- perché i bambini vedono nella loro figura una persona importante ed autoritaria. Se sbagliano qualcosa e si tenta di correggerli ci si sente rispondere: “no, è corretto così, me l’ha detto la maestra!”. Quindi la funzione educativa che un solo maestro potrebbe impartire è fondamentale. Parlo da mamma e poi da docente”.
Tre modalità differenti, quindi, adottate per promuovere l’educazione, almeno a scuola. Quando la scuola finirà, a giugno, si avranno sicuramente idee più chiare in merito e ciascuno ne potrà verificare i pro e i contro.
Maria Ciarlitto