sabato 25 Gennaio 2025
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Acclamato ‘Si Può Fare’ con Bisio e la termolese Rosaria Russo

ROMAFestival del Cinema. Risate con commozione autentica, applausi scroscianti e una lunga ‘standing ovation’ che ha accompagnato la presentazione del film di Giulio Manfredonia  “Si Può’ Fare”, con Claudio Bisio.

Il film diretto da Giulio Manfredonia, che, assieme a Fabio Bonifacci firma anche la sceneggiatura, racconta una storia di speranza attraverso la sfida di Nello, un sindacalista milanese che ha perso la propria posizione. Il protagonista della storia è interpretato per l’appunto dal capocomico di Zelig, Claudio Bisio.

Siamo nella prima metà degli anni ottanta quando Nello viene mandato a dirigere una cooperativa di ex malati mentali dimessi dai manicomi in seguito alla legge Basaglia. Credendo fortemente nella dignità del lavoro, Nello spinge ogni socio della cooperativa a imparare un mestiere per sottrarsi alle elemosine dell’assistenza, inventando per ciascuno un ruolo incredibilmente adatto alle sue capacità ma finendo per scontrarsi con umane e tragicomiche contraddizioni.

Insomma sul grande schermo un’Italia ancora legata ai pregiudizi e alla paura delle malattie mentali raccontata però con formidabile delicatezza, humour e sensibilità! E’ lo stesso regista Giulio Manfredonia a confermare tutto ciò:

“Questo, in estrema sintesi, è il cuore narrativo del film che vuole raccontare una storia di speranza, presente già nel titolo ‘Si può fare’. La nostra vicenda dimostra infatti che con la fiducia, l’attenzione, il lavoro e la fantasia si possono fare tante cose, anche trasformare dei malati di mente in un’azienda che funziona. Tutto questo assume una forza maggiore dal momento che questa storia è ispirata ad una vicenda realmente accaduta e dunque ispirata alla Cooperativa Noncello di Pordenone, a dimostrazione che certe cose si possono fare davvero!”

Claudio Bisio è supportato da un coro eccezionale di “matti”. Tra gli attori che hanno partecipato al film spiccano nomi come Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli e Bebo Storti. Nel cast la presenza dell’attrice termolese Rosaria Russo che interpreta il ruolo di Caterina, giovane e bella ragazza alto borghese di 26 anni.

Di lei si innamorerà Gigio, uno dei malati mentali della cooperativa che lavora in casa della ragazza. Il desiderio di normalità di questo ragazzo fragile e idealista si schianterà con le paure di un mondo che non sa superare i propri limiti, che non accetta di scoprire che il confine tra normalità e follia è troppo sottile.
Le riprese della pellicola sono durate sette settimane di cui sei a Roma e una a Milano. Le scelte del regista hanno puntato direttamente all’ex manicomio di Santa Maria della Pietà in Roma, in un padiglione tuttora abbandonato e fatiscente. Un luogo a dir poco “strategico” perché tutto il cast  potesse davvero respirare l’aria della costrizione, le sbarre alle finestre, i letti di contenzione, le mense, i lunghi corridoi, gli stanzoni d’isolamento.

Questa notte, nella puntata di Cinamatografo su Rai 1, condotta da Gigi Marzullo, sarà trasmessa l’intervista al regista Giulio Manfredonia e all’attrice Rosaria Russo, che presentaranno il film.

Venerdì 14 Novembre 2008, saranno gli stessi Manfredonia e Russo a pesentare il lavoro al Cinema Lumiere di Termoli.

(fonte: Liberato Russo)

V/red