TERMOLI. Allo Zuccherificio del Molise si lavora per intravedere la possibilità di continuare la produzione e scongiurare la riconversione dell’impianto.
Le notizie giunte da Bruxelles hanno lanciato inesorabilmente nell’incertezza tutto l’indotto. In una riunione il presidente del consiglio di amministrazione Domenico Porfido e l’ingegner Luigi Tesi hanno illustrato i dubbi e le aspettative per il futuro ai rappresentanti sindacali e alle associazioni di categoria. L’ultima parola lunedì prossimo quando lo stabilimento bassomolisano conoscerà definitivamente il suo futuro. O dentro o fuori.
Si potrebbe partire con le semine autunnali ma si potrebbero dover affrontare discorsi che per il momento nessuno vuol sentire. A firma congiunta le parti in causa hanno infine diramato un comunicato, “la filiera bieticolo-saccarifera rivolge un forte appello al governo e alle forze politiche nazionali e regionali affinchè assicurino il loro contributo che risulta essere decisivo per la positiva soluzione del problema. Nel frattempo lo Zuccherificio del Molise provvederà a prenotare il seme bietola affinchè possa essere disponibile presso lo stabilimento nella giornata di martedì prossimo”.
Dunque seppur con incertezza si cerca ugualmente di guardare al futuro. Un sensibile contributo alla causa lo ha portato Cosimo Sallustio, dirigente del servizio agricoltura della regione Puglia che ha lasciato intendere che saranno profusi tutti quegli sforzi tesi a scongiurare la chiusura di un impianto che trova ampio margine d’azione proprio in Puglia.
“La regione Puglia – ha illustrato Sallustio – ha una grande partecipazione in termini di superficie e in termini di produzione bieticola che viene trasformata nello Zuccherificio del Molise e sta seguendo la vicenda dopo essersi già fatta promotrice con il Molise di diverse azioni al Ministero dell’Agricoltura. La deroga è stata negata ma anche in mancanza di questo contributo la Puglia ritiene che la filiera saccarifera che riguarda la gran parte della produzione di Foggia debba avere una prospettiva chiara. Bisognerà fornire chiarezza già da questa campagna in termini positivi e dando la possibilità di confermare superfici per la produzione e lavorare per un piano che possa guardare al futuro”.
Dunque attenzione puntata su quanto avverrà lunedì prossimo. L’azienda ha convocato le associazioni per tastare gli animi e per illustrare quelli che sono i problemi attuali per le semine, “Stiamo valutando – ha spiegato Porfido – lo stato dell’arte perchè è in corso la raccolta delle intenzioni di semina.
Giovedì scorso eravamo arrivati intorno ai novemila e 300 ettari oggi siamo invece arrivati a 10300 ettari. Stiamo valutando il dato ma stiamo valutando anche altre discorsi. Ci aggiorneremo nei prossimi giorni per poter fare le valutazioni conclusive di questa vicenda”.
Hogan