Termoli. Si è conclusa la prima fase di ricognizione chimico-biologica nelle acque del fiume Biferno, effettuata dai ricercatori dell’Enea nell’ambito del progetto sulla qualità dell’aria e dell’ambiente fluviale avviato dal Cosib.
Gli esperti dell’Enea, partiti dalle sorgenti del corso d’acqua che dà il nome all’omonima Valle, hanno potuto effettuare numerose analisi sulla vegetazione e sui piccoli organismi che trovano dimora nel ricco habitat locale. Con i campioni prelevati saranno determinate le sostanze più a rischio per le specie viventi, mediante l’uso di “eco-indici”.
Ospite d’eccezione delle escursioni sul Biferno è stata Iryna Bashmakova, esperta internazionale di idrobiologia dell’Università di Helsinki, invitata a Termoli in occasione del Meeting che si è tenuto Martedì 7 Ottobre 2008. La d.ssa Bashmakova ha effettuato un’osservazione accurata dell’ecosistema fluviale, inquadrando in tal modo i parametri dai quali prederà il via lo studio approfondito del progetto “Valle del Biferno”.
Lo studio sull’ambiente fluviale del Biferno è strettamente correlato all’indagine sulla qualità dell’aria, incentrato sulla misurazione del PBL (Planetary Boundary Layer) attraverso uno strumento innovativo: il Cielometro. Il PBL influenza direttamente le masse d’aria in cui si diluiscono le sostanze chimiche immesse in atmosfera: PBL basso rispetto al livello del suolo (corrispondente in genere a stratificazioni termiche in quota) significa scarsa dispersione verso l’alto.
Al contrario, altezza del PBL elevata significa generalmente turbolenza, dunque buone capacità dispersive dell’atmosfera.
Il tema è stato diffusamente illustrato nel corso del Meeting Internazionale di Termoli da Maria Cristina Mammarella dell’Enea e successivamente approfondito da Sergej S. Zilitinkevich dell’Università di Helsinki, massimo esperto mondiale di PBL.
V / Hogan