TERMOLI. Si parte con le semine e si prosegue con la speranza di dare allo Zuccherificio del Molise un piano industriale ed economico che valichi i prossimi due mesi. Questo in sostanza quanto emerso dopo una lunga, lenta e de estenuante riunione che il consiglio di amministrazione ha tenuto per otto ore consecutive.
Intorno alle 22,40 la decisiva fumata bianca quando nell’impianto era arrivato il presidente della regione Molise Michele Iorio seguito di pochi minuti dal presidente della provincia di Campobasso Nicola D’Ascanio.
Se c’è l’accordo lo si deve anche a tutte le associazioni di categoria, alle sigle sindacali ma anche a tutte le maestranze, avventizi e dipendenti, agricoltori, autotrasportatori, amministratori locali e tutti coloro che hanno tenuto alta la sensibilizzazione per far vivere un indotto che da lavoro a migliaia di persone. Il secondo dato è che lo Zuccherificio perderà la sua parte privata storica.
La famiglia Tesi sembra essere arrivata al capolinea, non ce la fa più a sostenere determinati discorsi e si fa da parte per lasciare spazio all’eventuale ingresso con quote più importanti da parte della regione Puglia. L’attuale 3% appare davvero poca cosa rispetto a un futuro che riserverà ancora tante sorprese e curve tortuose con incognite dietro l’angolo.
Il dato invece è che di corsa si dovrà seminare con l’appuntamento al 7 dicembre quando la società deciderà se sia il caso di andare avanti oppure rimborsare 600 euro per ettaro con un massimo di 9000 agli agricoltori. Dunque sta nascendo una nuova leadership per lo Zuccherificio del Molise. Puglia e Molise a braccetto per cercare di salvare l’indotto con la provincia di Campobasso che ha promesso il suo apporto.
La giornata si era aperta con la massima mobilitazione. Tutti, cica 600, davanti ai cancelli sotto a un sole caldo che non vuole abbandonare la costa. Intorno a mezzogiorno l’arrivo dei trattori da Campomarino e Lesina con diversi autotreni provenienti da altrettante regioni.
Ci sono i gonfaloni di diversi comuni, c’è parte della maggioranza consiliare di Termoli che vuole dare una testimonianza di vicinanza nonostante la crisi in corso in municipio. Non c’è però il sindaco Vincenzo Greco, “d’accordo dice qualcuno. E’ dimissionario, ma non c’è mai stato e non c’è neanche oggi. Neanche per solidarietà”.
L’aria si fa pesante, oltre alle forze dell’ordine del posto, polizia, carabinieri, vigili urbani e guardia di finanza, arrivano anche i rinforzi da Roma e Napoli. Zuccherificio dunque sotto assedio, fuori dai cancelli i seicento con gonfaloni e bandiere. Una protesta che ancora una volta dimostra di essere “maggiorenne”. Tutti pacati, desiderosi di sapere cosa da li a poco succederà all’interno.
Il consiglio di amministrazione inizia intorno alle 15,30. Il presidente Domenico Porfido e gli altri consiglieri arrivano alla spicciolata e non gli viene risparmiato qualche fischio. Gli altri del Cda sono Benedetto De Serio, Gabriele La Palombara e Gino Pignone. Partecipa anche Antonio Ventresca commissario liquidatore dell’Ersam.
La parte privata è invece rappresentata da Luigi e Franco Tesi e Stefano Benatti. Neanche il tempo di avviare i lavori e sul piazzale dello stabilimento arriva l’arcivescovo Bregantini della Diocesi di Campobasso-Boiano. Si unisce ai lavoratori ai quali dona una parola di speranza per un nuovo futuro.
Ma intanto all’interno dello Zuccherificio nulla trapela. Intorno alle 18,20 Porfido chiama in riunione due rappresentanti per ogni associazione di categoria ai quali viene mostrata una prima bozza di accordo. La trattativa però si interrompe. I rappresentanti della Puglia prendono tempo e inizia il giro di telefonate.
Tutto fermo. Si dice perché forse la Puglia voglia più garanzie del solo 7 dicembre per impegnarsi in modo concreto e sposare l’iniziativa. Si dice però che al momento la Regione Molise non può prendere altri impegni e che i Tesi vogliono lasciare. La situazione non è chiara. Si sblocca solamente intorno alle 21,50 quando arrivano Iorio e D’Ascanio.
Si riprende la discussione e dopo un’ora c’è l’accordo. Lo Zuccherificio torna a sperare, c’è almeno la volontà di tutte le parti in causa di lanciare la sfida. Di avviare immediatamente le semine e interrogare anche il governo con il quale è previsto per il 27 un incontro a Roma al ministero delle politiche agricole e forestali.
Queste le prime dichiarazioni del presidente della regione Michele Iorio dopo la firma sull’accordo:
“Intanto partono le semine e questo è un messaggio molto forte, di incoraggiamento in chi crede come noi in questa iniziativa produttiva. Lo Zuccherificio del Molise rappresenta per noi una opportunità di crescita di un settore molto delicato dell’agricoltura.
E anche tanti posti di lavoro che vogliamo conservare. Quindi l’autorizzazione alla semina significa la possibilità di continuare a credere. Nei prossimi giorni tutte le parti interessate devono creare le condizioni necessarie perché la società possa avere nuova linfa e anche nuove opportunità con la collaborazione del governo nazionale e mi auguro in futuro anche della commissione europea di comprendere che impoverire l’Italia, impoverire questo paese sottraendolo alla produzione dello zucchero sarebbe un grave errori per tutti”.
Una parte importante va anche alla Puglia che crede nell’operazione fino in fondo. A rappresentarla per il consiglio di amministrazione Cosimo Sallustio, dirigente regionale. “Ci siamo impegnati tutti. Come regione Puglia siamo venuti qui anche questa volta con un preciso mandato da parte della giunta regionale nel suo complesso. Il mandato è quello di lavorare affinchè questo Zuccherificio possa continuare a esistere e il senso di questo accordo raggiunto a fatica ma sempre raggiunto anche con le associazioni di categoria va proprio in questo senso. Ci fa piacere perché c’è una consapevolezza generale per mantenere il settore vivo”.
Hogan
QUESTO IL TESTO INTEGRALE DELL’ACCORDO
ACCORDO INTERPROFESSIONALE CAMPAGNA 2009/10
Le Regioni Molise e Puglia, le Associazioni bieticole in calce indicate e lo Zuccherificio del Molise SpA
Concordano quanto segue
1) di dare immediato avvio alle semine di bietole autunnali secondo quanto indicato dall’accordo interprofessionale del 10 settembre 2008;
2) entro la data del 7 dicembre 2008 la società si impegna a verificare la possibilità di continuare nell’attività ed in caso contrario si impegna a comunicare l’impossibilità di procedere al ritiro e alla trasformazione delle bietole campagna 2009/10, accedendo pertanto al regime di cui al reg. (CE) n. 320/2006. In tale caso la società riconoscerà ai coltivatori l’importo di euro 600,00 per ogni ettaro effettivamente seminato, a titolo di indennizzo forfetario ed omnicomprensivo per le operazioni colturali;
3) Per finanziare l’intervento di cui al punto 2) ipotizzando una superficie effettiva a semina autunnale di 9.000 ha, saranno utilizzate le seguenti risorse:
a)Per un massimo di euro 1.400.000 con risorse messe a disposizione dalla Regione Molise
b)Per un massimo di euro 1.600.000 con risorse messe a disposizione dalla Regione Puglia;
c)Per un massimo di euro 1.500.000 con risorse messe a disposizione dallo Zuccherifcio del Molise;
d) qualora le risorse di cui sopra (a, b, c) non siano sufficienti a garantire per tutte le superficie effettivamente seminate l’indennizzo di cui al punto 2) ABSI- Fondo Bieticolo Nazionale interverrà per la copertura e comunque fino ad un massimo di euro 900.000.
4) A sostituzione dell’“accordo aggiuntivo dell’Accordo Interpfessionale del 10 settembre 2008” sottoscritto il 29 settembre 2008 si stabilisce:
a) nel caso in cui i bieticoltori possano accedere al pagamento supplementare (top-up aid) di cui all’art 3 par 7 del reg. (CE) n. 320/2006 non troverà applicazione il suddetto accordo aggiuntivo 29/9/2008
b) nel caso in cui i bieticoltori non possano accedere al pagamento supplementare (top-up aid) di cui all’art 3 par 7 del reg. (CE) n. 320/2006 ABSI-Fondo Bieticolo Nazionale metterà a disposizione euro 5.000.000 al netto delle somme di cui al punto 3) d) a favore dei bieticoltori dello Zuccherificio del Molise Spa.
I criteri per identificare i beneficiari del suddetto importo sono quelli di cui all’Accordo sottoscritto tra le Associazioni Bieticole a Ferrara alla fine di settembre 2008;
5) il presente accordo sarà gestito attraverso un periodico confronto con tutte le Parti interessate.
Termoli, 20 ottobre 2008
Regione Molise
Regione Puglia
ANB
CNB
ABI
ABM
Zuccherificio del Molise SpA