sabato 25 Gennaio 2025
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Ambiente, foglie e ‘differenziata’ pregiudicano il decoro urbano

TERMOLI. Da un po’ di giorni, se non da qualche settimana, si sta riaffacciando in città l’incubo della trascuratezza e della scarsa attenzione al decoro urbano.

L’autunno, com’è noto, è la stagione delle piogge, ma anche delle foglie. Peraltro il forte scuotimento delle fronde, causato dal vento di libeccio che ha insistito per diversi giorni della corsa settimana, ha dato una bella strattonata alla gran parte degli alberi cittadini, con il risultato di un massiccio spargimento di fogliame di vario genere, per le strade e anche lungo i marciapiedi.

La pioggia battente degli scorsi giorni ha poi fatto sì che si costituisse una sorta di poltiglia generalizzata le cui caratteristiche adesive e adesivanti, hanno finito per rendere ancora più brutto, oltre che insidioso il tutto.
Già qualche giorno addietro eravamo tornati sulla questione ‘scalinata a chiocciola’, evidenziando come l’infrastruttura è ancora ben lungi dall’essere decorosa. Lo stesso può essere tranquillamente affermato per le strade e gli angoli caratteristici della ‘Termoli Vecchia’, dove l’invocata ‘spazzatrice a rulli rotanti’ non pare essere entrata ancora in funzione, per rimuovere le migliaia di gomme da masticare incastrate sulle strade lastricate in pietra.

Ci siamo chiesti il perché di questi ritardi, soprattutto alla luce di ciò che di accettabile, se non discreto, buono era stato fatto in precedenza all’avvio operativo del nuovo gestore ‘Teramo Ambiente’.

Guardando le cose con maggiore attenzione e grazie alle notizie ricevute dall’interno, ci pare di aver compreso come il numero degli operatori sia leggermente diminuito, rispetto al precedente servizio. Nel solo centro cittadino gli addetti sarebbero scesi da 11 alle attuali 2 o 3 unità a fronte, però, di un raddoppio delle spazzatrici (a quanto pare, però, mai entrate nel Borgo).
Stanti i ragguagli appresi anche il numero complessivo dei dipendenti, sarebbe sceso di molto rispetto al passato: da 47 (tra impiegati e sorveglianti), a poco più di 30 unità lavorative (giornaliere), escluse ovviamente le persone in malattia, in ferie, sotto infortunio o a riposo.

V’è da aggiungere che la metà di essi, pare, siano impegnati in un servizio pomeridiano, che consterebbe della pulizia dei mercati rionali e, sembra, in larghissima misura (ma comprensibilmente vista l’esigenza), nella preparazione e nella distribuzione dei kit per la raccolta differenziata ‘porta a porta’.

Fatti i cosiddetti  ‘conti della serva’, al mattino dovrebbero essere in azione da 13 a 15 operatori ecologici distribuiti in tutta la città che avrebbero il compito (pressoché impossibile) di pulire e raccogliere la spazzatura su tutto il territorio.

Sempre da ciò che è stato possibile apprendere i sindacati di categoria sarebbero divisi. Gli operai sono impauriti (pare siano già state recapitate alcune sospensione dal lavoro), e anche i preposti alla vigilanza del servizio, pare, stiano allentando la loro attenzione e lo stesso responsabile dell’azienda teramana, non risulterebbe costantemente in città.

Una serie di dati non del tutto confortanti che confermano decisamente ciò che sosteniamo da un po’ di tempo circa la difficoltà di rendere al meglio e al massimo l’estetica e la tutela del decoro urbano.

Certo la raccolta differenziata e ciò che ne comporta in termini logistici e divulgativi hanno la loro sacrosanta importanza, ma non vorremmo che essa divenga un’attenuante se poi, le aiuole e le aree attrezzate a verde pubblico non sono adeguatamente curate; se la raccolta dei rifiuti solidi urbani subisce battute d’arresto e se la città, più in generale, è tornata a dare una pessima immagine di sé.

Nexus