TERMOLI. Poche ore ancora e avrà inizio la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Si ha tanto l’idea che gli incontri indetti dall’amministrazione comunale e la campagna informativa affidata ai disegni dell’ottimo Benito Jacovitti non abbiamo ancora dato i propri frutti.
Troppi dubbi e troppe perplessità, la differenziata inizia domani mattina. I quartieri della città adriatica interessati sono quelli di Difesa Grande, Rio Vivo, la zona artigianale, la zona industriale e Colle Macchiuzzo.
E’ quasi un incubo per la maggior parte delle persone interessate, in special modo di quelle che hanno affollato l’auditorium di Santa Maria degli Angeli venerdì sera quando l’assessore all’Ambiente Emanuela Lattanzi e i delegati dell’azienda che espleterà il servizio hanno incontrato la cittadinanza per illustrare ancora una volta come ci si dovrà comportare.
Animi a fior di pelle con la richiesta di rinviare la differenziata. Un “no” secco seguito da “si parte lunedì” è rimbombato nell’auditorium ma a fine incontro il mormorio e il malessere erano quasi generalizzati, sia per le abitazioni singole che per i condomini.
Per le strade private e per le varie tipologie dei rifiuti che dovranno essere depositati all’interno di contenitori di colori diversi. Un tormentone che inizia a farsi sentire al fotofinish della campagna informativa finita nell’occhio del ciclone. “Troppo in ritardo – hanno esclamato i presenti -. Poteva iniziare anche prima”.
I dubbi dunque sono ancora tanti, anche se l’assessore Lattanzi è dell’idea che bisognerà fare solamente un buon rodaggio e in seguito il servizio darà i suoi risultati. Si tratta fondamentalmente di cambiare le abitudini e di fare attenzione a quello che buttiamo e dove lo buttiamo.
Detto così potrebbe sembrare semplice ma forse, in fondo in fondo non lo è. Perché sono già state esternate le prime perplessità. Chi deve lavare i contenitori? Dove devono essere messi? Nelle vie private gli incaricati li ritireranno? Nelle zone dove ci sono villette a schiera può mai essere che al di fuori delle abitazioni debbano vedersi una miriade di contenitori colorati che possono anche precludere l’accesso? E se i bidoni vengono rubati oppure qualcuno che vuole fare un dispetto ci butta dentro qualcosa di diverso?
Qualcuno indispettito ha anche riferito che per il momento non attuerà la raccolta differenziata. “Porterò i rifiuti nei cassonetti del centro, è un mio diritto in quanto pago le tasse”. Qualcun altro ha invece esclamato di essersi trovato davanti a fatto compiuto ma “era meglio un referendum per vedere cosa pensavano i termolesi”.
I contenitori devono essere depositati fuori dalle abitazioni dalle 22 alle 6 del mattino.
Ma per non incappare in spiacevoli sorprese è meglio ripassare la lezione. Nel contenitore bianco va depositata la carta e il cartone; il vetro e le lattine vanno invece in quello blu. Per la plastica invece sono state consegnate buste gialle che dovrebbero bastare almeno per un anno.
L’organico sarà invece custodito dal contenitore marrone, un altro contenitore marrone di dimensioni più piccole sarà invece utile tenerlo sotto al lavandino per poi trasferire i rifiuti in quello più grande. Il secco residuo invece andrà nei contenitori grigi.
Per i rifiuti ingombranti si potrà richiedere, chiamando un numero telefonico, il ritiro a domicilio. Il lunedì sarà ritirato il secco residuo e il vetro, il mercoledì la carta e l’umido. Il giovedì il secco e il sabato la plastica e l’umido.
In questi giorni ai boyscout è affidato il compito di consegnare nelle case dei termolesi il calendario con i giorni in cui verranno ritirati i rifiuti.
Hogan