di Antonio Lanzone
Max Catalano in questo caso avrebbe detto: non si può sempre vincere però era meglio non perdere. Specie quando ti trovi di fronte una squadra attrezzata come Montenero, una delle più accreditate al salto di categoria. Certo: il Termoli ci aveva ben abituato, ribaltando, domenica scorsa l’uno a zero contro il Petacciato. Invece i padroni di casa, per un lungo tratto della gara, hanno messo sotto il Termoli come mai era successo in questa stagione tra amichevoli e partite ufficiali.
Campanellino d’allarme? Secondo il club di Via F.lli Brigida no, anzi tutt’altro: la reazione c’è stata anche se meno forte delle altre gare e si era anche giunti al pareggio annullato dall’arbitro De Filippis e dal suo collaboratore, grandi protagonisti in tutti i sensi della partita.
Cionondimeno, il secondo tempo di domenica lascia in eredità un pizzico di preoccupazione in vista del trittico che caratterizzerà la prossima settimana, con gara interna contro il Sesto Campano domenica 30 novembre (Campionato), S.G.M. Basso Molise mercoledì 3 dicembre (Coppa Italia) e Bojano (Campionato) domenica 7 dicembre. Per di più bisogna fare i conti con un Bojano che, aiutato sia dal doppio turno casalingo, sia dal fatto che la semi finale di coppa Italia la giocherà mercoledì 26 novembre, tenterà la fuga e l’allungo definitivo. Insomma: non c’è tempo per recriminare e considerato che la capolista farà visita domenica ad un Campobasso 1919 non in ottimo stato di forma, il Termoli deve tornare a vincere a partire da domenica pomeriggio contro il Sesto Campano se non vuole perdere ulteriore terreno ed eventualmente anche il secondo posto in classifica.
Dopo la partita di Montenero non ci sono buone notizie anche dallo spogliatoio, difatti domenica sicuramente non sarà della gara D’Onofrio espulso per doppia ammonizione e ci sarà da recuperare l’infortunio di Stango e l’uscita malconcia dalla gara anche di capitan Lapiccirella, che oggi stesso sarà visitato dallo staff medico, per vedere l’entità dell’infortunio