BASSO MOLISE. Una storia di urla, intimidazioni, vessazioni: maltrattamenti e percosse. Un atteggiamento che durava nel tempo, in un popoloso paese del Molise costiero, e non provava ritegno nemmeno alla presenza dei tre figli, tutti minori.
Una vita d’inferno che proseguiva senza soluzione di continuità, e che aveva ridotto ai minimi termini la psiche ormai fragile e indebolita della vittima: una giovane mamma di 35 anni che avrebbe fatto e sopportato di tutto pur di non vedere disfatta e distrutta la sua famiglia.
Pare, gelosia morbosa e ossessione del tradimento, la ragioni che avrebbero costantemente offuscato lo spirito e la mente di suo marito (dieci anni meno giovane di lei), inducendolo a un’aggressività e a un’intolleranza senza fine.
Bastavano cinque minuti di ritardo per una qualunque commissione o per un qualsiasi impedimento, per scatenate la furia dell’uomo che in più circostanze non avrebbe esitato a colpire e anche duramente la donna, in un crescendo di urla e pianti che sconvolgevano e atterrivano letteralmente anche i tre ignari e innocenti figlioletti.
Questi i particolari enumerati e narrati nel corso della conferenza stampa dagli uomini e dal capo della Squadra Mobile presso la Questura di Campobasso, dopo che il ‘marito padrone’, era stato assicurato alla giustizia e condotto dietro le sbarre del carcere di Larino.
Alla fine, dunque, è arrivato il giorno del coraggio e della determinazione. Una scelta più volte suggerita alla donna dal suo avvocato, che ha messo fine all’insopportabile situazione. Una decisione arrivata dopo essere stata rinchiusa tre giorni nella sua automobile in una piazza del paese. Settantadue ore trascorse al freddo di questi ultimi giorni, nella tensione e nell’angoscia, se non nel terrore, che suo marito potesse giungere all’improvviso da qualche parte e scoprirla assieme ai figli.
E proprio con i figli che le stringevano spaventati le mani, si è recata dalla Polizia di Stato per sporgere denuncia contro suo marito, quando ancora il suo volto, i suoi occhi e le sue braccia parlavano chiaro su ciò che stava subendo e aveva subito anche di recente.
La giovane donna, assieme ai suoi tre figli, è stata avviata in una struttura per ‘famiglie maltrattate’; suo marito da ieri mattina è a disposizione del Giudice per Indagini Preliminari che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dietro richiesta del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Larino, Luca Venturi.
Sarà proprio il Gip, probabilmente nella giornata di lunedì, a interrogare il quarantacinquenne e decidere se convalidare l’arresto. Gravissimi e infamanti i reati contestatigli: ‘maltrattamenti in famiglia’ e ‘lesioni personali’.
Nexus