TORINO. L’incubo della Jovine riemerge ad ogni tragedia vissuta e subita negli ambienti scolastici. E’ di meno di un’ora fa la notizia che in un liceo torinese sia venuto giù parte del soffitto, drammatico collasso strutturale che ha mietuto, colpevolmente, secondo le primissime stime, un morto e un ferito grave.
La sciagura è avvenuta nel centro di Rivoli, dove, pare, a causa delle fortissime raffiche di vento, la scuola non abbia retto e, per questo, il soffitto ha ceduto di schianto.
I soccorritori stanno curando un’altra ventina di studenti per ferite meno gravi. L’incidente è avvenuto nel liceo scientifico Charles Darwin di via Papa Giovanni XXIII 25. Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco e personale della Centrale operativa del 118.
A poco più di un mese dall’altro evento luttuoso che ha segnato questo autunno, stagione infelice per la sicurezza scolastica, avvenuto ad Haiti, con un bilancio doppio rispetto a quanto accadde il 31 ottobre di sei anni fa, dunque, si tornerà, gioco-forza, a parlare delle condizioni di fatiscenza in cui sono costretti a vivere gran parte della loro giornata studenti, docenti e personale non docente.
Dibattiti parlamentari, convegni, simposi e studi specifici mirati a contenere gli effetti potenzialmente devastanti di sisma e altre calamità naturali, tutto fiato sprecato e inchiostro rilasciato insensatamente a fiumi, se basta un alito di vento più robusto del solito per macerare i plessi del Bel Paese.
Nelle prossime ore, certamente, attenderemo e riceveremo gli attestati di denuncia e solidarietà del comitato vittime di San Giuliano di Puglia, ma prima di alzare la ribalta ad ogni dramma, quando, davvero si verificheranno le condizioni di stabilità delle strutture scolastiche?
(foto: courtesy Corriere.it)