LARINO. Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale della cittadina frentana, Pasquale Di Lena, una nota reativa allo stanziamento ricevuto dall’Istituto Agrario di Stato da parte della Provincia di Campobasso.
“L’incontro che ha visto il Presidente della Provincia, D’Ascanio, annunciare ufficialmente che la nuova sede dell’Istituto Agrario Statale di Larino, non appena saranno pronti i progetti che risponderanno al bando di concorso, si farà all’interno dei terreni del villino Petteruti, là dove è nato ed ha operato dal 1960, fino al momento del terremoto. Ci sono i soldi, ben 5 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 900 mila euro per la ristrutturazione del villino stile Liberty.
Si farà anche il convitto se l’attuale amministrazione comunale si assumerà le sue responsabilità e concorderà sulla destinazione da dare alle strutture abbandonate dei due licei e della palestra.
Con quest’annuncio del Presidente D’Ascanio, salutato positivamente da tutti quelli che sono intervenuti, me compreso, si chiude, nel modo migliore, una vicenda che ha registrato anche situazioni imbarazzanti, come quella della progettazione di un cubo di cemento a fianco del villino Liberty e in un contesto prezioso sotto l’aspetto paesaggistico-ambientale.
Per fortuna c’è chi si è ricordato che, là dove doveva nascere un obbrobrio, c’erano reperti archeologici, ciò che ha permesso di evitare un pugno nell’occhio di Larino. Una vera e propria fortuna che il Presidente D’Ascanio, nel momento in cui ha avuto la possibilità di assumere questo compito, ha saputo prontamente utilizzare impegnando, soprattutto la nuova amministrazione Giardino, a dare le sue indicazioni sul sito dove far nascere la sede dell’Istituto. Bisogna dare atto all’attuale direzione dell’Istituto di aver portato avanti più di una iniziativa per arrivare al risultato, fatto proprio dall’Amministrazione Provinciale, dalla Giunta e dal consiglio comunale di Larino che ha votato (se ne è dimenticato il vicesindaco nel suo intervento) all’unanimità.
L’aspetto interessante, insieme alla notizia che L’Istituto Agrario di Larino, avrà la sua nuova sede ed il convitto, e che Larino non perderà la bellezza del villino Liberty, è stato quello del ragionamento che si è sviluppato, subito dopo le introduzioni, portando ad affermare il peso e l’importanza del territorio e la centralità dell’agricoltura, ancor più oggi di fronte ad una crisi senza precedenti che ha toccato tutte le certezze di questi ultimi decenni, visto che essa rimane la sola attività economica in grado di dare le risposte che, come ha detto il Presidente Napolitano, le classi dirigenti non riescono a trovare perché non hanno né le basi né la forza per farlo.
L’agricoltura è la sola risposta certa, insieme alla ricerca e all’introduzione di nuove tecnologie.
Sta qui, in questa attualità, il futuro dell’Istituto Agrario di Larino, nel momento in cui viene salvaguardato, tutelato e promosso il suo territorio e la sua principale attività di sempre, l’agricoltura.
Una bella provocazione del Preside Luccitelli, fatta propria dal Presidente D’Ascanio e arricchita dall’intervento del dirigente scolastico del Molise, che può tornare molto utile in questa fase dove molte delle decisioni che si intendono prendere, soprattutto da parte dell’attuale Amministrazione comunale, delle istituzioni locali ai vari livelli, vanno in senso opposto e lo stanno a dimostrare le tante iniziative prese ultimamente dalle forze di opposizione al Sindaco Giardino.
In questo senso, bisogna dire che l’intervento dell’assessore Lapenna, da me condiviso soprattutto perché lo sguardo era proiettato in avanti, apre spiragli di ragionamenti più avanzati di quelli fatti fino ad oggi, e ciò è un bene, visto che chi ne trae vantaggio è il futuro della Città frentana e dei nostri giovani.
Ecco che allora, già oggi, con le decisioni prese, l’Istituto Agrario, nell’affermare la sua centralità, diventa un perno fondamentale per avviare la rinascita della nostra agricoltura, da troppo tempo nelle mani di chi ha contribuito a portare a fallimento, non solo le strutture, ma l’idea di cooperazione nel Molise, nel momento in cui le cooperative, i consorzi, le associazioni, sono diventati merce di scambio per affermare un potere, nonché strumenti di svendita del lavoro e del sacrificio del produttore e dell’imprenditore agricolo.
La notizia annunciata dal Presidente della Provincia D’Ascanio, può, anzi deve, diventare una grande occasione per programmare insieme il futuro dell’Istituto Agrario e, con esso, di Larino.
(fonte: Pasquale Di Lena – p.di.lena@alice .it)
V/red