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venerdì 28 Marzo 2025
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E’ boom contro il Lodo Alfano, vento in poppa per Antonio Di Pietro

TERMOLI. La buona stella, quella meteorologica, oltre che politica, sembra accompagnare tutte le iniziative dell’Italia dei Valori.
Dopo giorni di pessime condizioni climatiche, con vento, pioggia e gelo, stamani, la manifestazione di chiusura della campagna di sottoscrizione per la proposta di referendum popolare che mira ad abrogare il cosiddetto ‘Lodo Alfano’, è stata riscaldata da un cielo terso e da un sole che è tornato, dopo alcuni dì di oblio, a fare capolino sulla costa adriatica.

Giusto il tempo di piazzare i banchetti agli ingressi della popolata fiera mensile del sabato, che per l’occasione coincideva con l’inizio del lungo ponte dell’Immacolata, soglia d’entrata nel periodo natalizio, e a fine evento, le nubi sono tornate a colmare lo sky-line cittadino.
Al di là di queste considerazioni di contorno, il vero vento a favore di Antonio Di Pietro e del suo modo barricadiero di promuovere l’azione politica, sul territorio come nelle istituzioni, è davvero palpabile, come dimostrano anche le adesioni spontanee della gente, che appena scrutavano l’effigie dell’ex pubblico ministero più famoso d’Italia, si avvicinavano ai tavolini, chiedendo di firmare e, addirittura, mostrando l’intenzione seria di iscriversi al partito.

Un’ondata travolgente, comprensibile il timore del Pd, che rischia di venir spazzato via in alcune fasce della società, dalla veemenza e dalla chiarezza del messaggio lanciato nell’agone dal già due volte ministro per le Infrastrutture.

La scelta di allocare in un appuntamento che riunisce un ceto particolare racchiude la vocazione popolare della formazione dipietrista, così non sarebbe potuto non essere, viste anche le origini del fondatore, che non ha mai fatto mistero dei natali a Montenero di Bisaccia e della lunga gavetta, fino all’esplosione mediatica avvenuta con Mani Pulite.

Sintomatico del fenomeno quanto asserito da un dirigente uscente dei Democratici di Sinistra, il professor Angelo Pasqualini, tra l’altro esperto di filosofia e scrittore.

“Sono vent’anni, da quando ero a Catania, che sognavo di sottoscrivere un simile referendum (Lodo Alfano, ma ha siglato anche quello per l’abolizione delle province, affiancato nella modulistica, ndr) e oggi mi sento onorato di poterlo fare con voi – ha ribadito rivolgendosi all’indirizzo del figlio del leader, Cristiano Di Pietro e ad alcuni militanti – queste sono iniziative valide e permeate di democrazia”. Ancor più ruvida la risposta sulla mancata adesione al Partito democratico, in risposta a chi gli faceva notare i suoi trascorsi politici (è stato uno degli ultimi segretari di sezione Ds), “non ho mai creduto nel progetto di Veltroni”.

E così, in un momento assai delicato attraversato dal Paese e non solo, i cittadini tornano ad avvicinarsi a un modello che ritengono sia davvero loro vicino e che si batta per il bene della collettività.

Intanto, con l’obiettivo delle 5.000 firme da raccogliere entro questo week end, nelle ore che si sono susseguite della mattina notizie incoraggianti sono state raccolte in tutti i presidi impiantati per raggranellare più sottoscrizioni possibili.

I circoli dell’Idv di Termoli, Campomarino, Montenero di Bisaccia e Larino esprimono grande soddisfazione per questo sabato della legalità. Nell’ambito della fiera di Termoli sono stati allestiti cinque gazebo per raccogliere adesioni contro il lodo Alfano. “Siamo tutti molto contenti per la grande affluenza di gente – afferma il consigliere provinciale Cristiano Di Pietro -, in poche ore sono state raccolte 900 firme per abrogare quello che noi dell’Idv chiamiamo dolo Alfano, l’ennesima legge ad personam per salvaguardare gli interessi del premier Berlusconi. Anche la campagna Aboliamo le Province, da me promossa nella Regione Molise, ha raccolto in poco tempo 180 adesioni”.

Ai banchetti presente anche il senatore Giuseppe Astore che ha ribadito “la necessità di fermare una norma assolutamente immorale ed incostituzionale. Un sentito grazie a tutti i cittadini che hanno condiviso con noi questa battaglia della legalità e che hanno contribuito, con la loro firma, a riportare finalmente la democrazia nel nostro Paese”.

Si ricorda ai cittadini che la lotta per la legalità proseguirà domani, domenica 7, e lunedì 8 dicembre a Campobasso in piazza Municipio, dalle ore 10 alle 13”.

emanuelebracone@termolionline.it