TERMOLI. Una malattia fulminante, di quelle che non lasciano, purtroppo ancora oggi, molte speranze, ha stroncato la vita del dinamico ristoratore termolese, il quarantenne Massimiliano Montò.
Da mesi si era sparsa la notizia che un male incurabile l’avesse colto, quando tutti pensavano scoppiasse di salute, anche per la tipica verve con cui conduceva uno dei più noti ristoranti di Termoli, il San Carlo, autentica bomboniera nel cuore del Borgo antico, tra piazza Duomo e Largo Tornola.
Le chance che se la potesse cavare non erano state direttamente proporzionali all’auspicio dei molti, tra amici, clienti e conoscenti, che fortemente avrebbero voluto che Massimiliano si salvasse.
La notizia della sua morte, avvenuta martedì sera intorno alle 20, ha fatto rapidamente il giro della città, lasciando sgomenti tutti, anche tra i tanti colleghi che ne apprezzavano le virtù, umane e professionali.
La scorsa estate avemmo modo direttamente di intervistarlo per una esternazione riguardo l’estate termolese, dove potemmo riconoscergli la grande cordialità e disponibilità, nonostante fosse ancora orario di servizio.
Alla moglie Giusy, i tre figli Manuel, Rosaria ed Elena, il padre Gennaro, le sorelle Giusy, Stefania, Francesca ed Oriana e a tutti i congiunti, giungano i sentimenti di prossimità e di cordoglio dalla proprietà, dalla direzione e dalla redazione di Termolionline.it.
Le esequie verranno officiate stamattina, alle 10.30 nella parrocchia di San Francesco, con il corteo che muoverà dall’ospedale San Timoteo di Termoli.
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