TERMOLI. Una tesi di laurea su un argomento davvero importante, quella sostenuta due giorni fa dal brigadiere Luciano Nardella, in servizio presso il comando stazione di Termoli. Il titolo accademico in scienze politiche è stato ottenuto presso l’Università degli Studi “Unicusano” di Roma – Facoltà di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, con la votazione finale di 106 su 110.
La discussione della sua tesi di Laurea, dal titolo: Le Direttive Europee sui Rifiuti, si è basata sul tema della tutela dell’ambiente; i rifiuti pericolosi, spesso sono oggetto di traffici illeciti lucrosi da parte della criminalità organizzata, (eco-criminali), basti pensare che il Comando della Guardia di Finanza ha reso noto il dato statistico secondo il quale, per smaltire lecitamente un carico di 17 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, occorrono 60 mila euro anziché 6 mila nel farlo illegalmente, con conseguenti danni, talvolta irreparabili, non solo per il territorio ma anche per l’igiene pubblica e per la salute dei cittadini;
I metodi che la criminalità organizzata adotta per raggiungere questo fine sono davvero tanti, per esempio la partecipazione alle gare pubbliche per aggiudicarsi il trasporto dei rifiuti nei siti di smaltimento, oppure l’abbandono dei rifiuti pericolosi in zone isolate o lo scarico in mare, l’utilizzo degli stessi come fertilizzanti oppure la loro miscelazione con i normalissimi rifiuti urbani per spacciarli, in seguito, come rifiuti non pericolosi; materiale plastico, di scarto e pericoloso, esportato, attraverso i nostri porti di Venezia, Genova, Napoli, Taranto e Gioia Tauro, in Cina, che viene restituito sotto forma di giocattoli, in questo ultimo caso si fornisce la materia prima per farsi inquinare.
Il Governo Italiano per contrastare i traffici illeciti di rifiuti, ha istituito il Sistri (Sistema per la Tracciabilità dei Rifiuti), dopo una serie di rinvii e sospensioni, entrerà in vigore dal 1° ottobre 2013, uno strumento elettronico che serve a tracciare i percorsi dei rifiuti durante tutte le loro fasi di gestione, dalla produzione sino al sito finale di recupero e smaltimento. Tutte le informazioni rilevate confluiranno poi, in tempo reale, in un server centrale, al quale potranno accedere i Carabinieri per la tutela dell’Ambiente al fine di monitorare le movimentazioni dei rifiuti, sia in ambito nazionale che transfrontaliero.
Un primo passo, verso l’efficace contrasto alla criminalità ambientale, affinché il termine “rifiuto” possa non più essere accostato ai traffici illeciti o a parole come “veleni” o “inquinamento” ma divenire sempre più fonte di energie alternative e di riciclo. Grande soddisfazione per il sottufficiale dell’Arma, a cui vanno le congratulazioni della famiglia, del comando stazione, del Norm e della compagnia di Termoli, nonché di Termolionline.it.
Red