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lunedì 28 Aprile 2025
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"La diga del Liscione aveva tutte le carte in regola", Molise Acque spegne la polemica

TERMOLI. E’ trascorsa oltre una settimana, ma dall’azienda speciale Molise acque hanno voluto replicare sulla vicenda del collaudo della diga del Liscione, l’invaso artificiale del Basso Molise che serve per portare l’erogazione idrica per scopi agricoli, civili e industriali nella fascia che va dai terreni di Larino sino alla costa adriatica.  “Il progetto esecutivo della diga venne redatto da Filippo Arredi ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della ex Casmez con delibera n.257/1353 del 24.02.1967, su conforme parere della IV Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. I lavori vennero iniziati in data 03.08.1967 e dichiarati ultimati entro il termine previsto del 28.06.1974. La Commissione di Collaudo in corso d’opera, ai sensi dell’ex R.D. n.350 del 25.05.1895, ha rilasciato il certificato di collaudo tecnico-amministrativo nei confronti dell’impresa esecutrice in data 15.12.1981.

Il collaudo tra l’ex Concessionario, “Consorzio di 2°Grado per la valorizzazione economica-sociale del Molise” (dopo Erim ed ora “Molise Acque”), e l’ex Casmez è stato certificato in data 25.01.1982. Vi è da precisare che le dighe sono soggette ad una normativa speciale riguardante la loro progettazione, costruzione ed esercizio.

La norma di inquadramento in materia è il D.P.R. n.1363 del 01.11.1959. La suddetta norma stabilisce le modalità per l’autorizzazione agli invasi sperimentali e quella per il collaudo al termine di essi. Il collaudo ai sensi del D.P.R. n.1363/1959 è pertanto successivo a quello tecnico-amministrativo e può avvenire solo dopo l’esito positivo degli invasi sperimentali fino alla quota di massima utilizzazione (massima regolazione) risultante dal progetto approvato. Il Foglio di condizioni per l’esercizio e la manutenzione è stato sottoscritto dal Concessionario Erim il 05/11/99. Gli invasi sperimentali della diga di Ponte Liscione, il cui programma come indicato dal Servizio Dighe è stato trasmesso al Concessionario (Erim) nel settembre 1999, hanno permesso nel tempo di avere disponibili i volumi d’acqua progressivamente crescenti secondo i fabbisogni delle utenze. Con nota n. 2401/2001 del 20.02.2001 il Registro Italiano Dighe (Ministero dei Lavori pubblici ha concesso l’ulteriore autorizzazione al raggiungimento della massima regolazione di 125,50 metri sul livello del mare.

L’ex Erim con nota n.11783 del 23.11.2004 ha trasmesso alla commissione di collaudo operante ai sensi dell’art.14 del D.P.R. n.1363/1959 copia degli atti di supporto al collaudo, comprendente una “Relazione sulle misure di controllo e comportamento della diga”.

La commissione di collaudo, dopo aver esaminato gli atti ha comunicato all’ex Erim che per il completamento della propria attività era necessario acquisire il certificato di collaudo statico delle opere complementari di classificazione antisismica della diga (diga progettata in un territorio definito non sismico all’epoca della sua progettazione). Nell’anno 2008 “Molise Acque” affidò l’incarico di collaudatore statico delle suddette opere complementari. Il certificato di collaudo statico è stato depositato presso l’Azienda alla fine dell’anno 2010. Si prevede che il collaudo della diga di Ponte Liscione per l’esercizio definitivo, ai sensi dell’art.14 del D.P.R. n.1363/1959, avuto inizio nei primi anni ’90, potrà essere rilasciato entro la fine dell’anno in corso. La visita di collaudo, assurta alle cronache giornalistiche recenti, risulta l’ultima di innumerevoli visite di collaudo svolte dalla Commissione di Collaudo. Vi è inoltre da sottolineare che con cadenza mensile vengono effettuate visite ispettive da parte dell’Ufficio tecnico per le dighe di Napoli (ex Rid) del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, obbligatorie per legge.

Concludendo, l’opera costituente la diga di Ponte Liscione ha, ad oggi, ottenuto ogni autorizzazione per la gestione in esercizio provvisorio (e dunque in sicurezza).

V/Red