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mercoledì 12 Marzo 2025
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Legge regionale sull’albergo diffuso, Maurizio Varriano: “Adesso servono regolamenti”

TERMOLI. E che legge….. E’ davvero paradossale che si parli da decenni di “ Albergo diffuso “ come panacea di tutti i mali, come volano dell’economia, antispopolamento dei piccoli borghi, che poi del resto è la sintesi della proposta nazionale di Giancarlo Dall’Ara , e che il Molise ancora sia all’anno zero in quanto senza una definita normativa legislativa. Un po’ casa un po’ albergo, con componenti dislocate in immobili diversi, che si trovano all’interno di un nucleo urbano. Una struttura orizzontale e non verticale come quella degli alberghi condomini.

L’Albergo diffuso è e deve essere, rivolto ad una domanda interessata a soggiornare in contesti urbani di assoluto rilievo, il vivere strettamente a contatto con i residenti invece che con altri turisti. Valorizzante i borghi ed evitare le cementificazioni, vivere il vissuto e determinare un turismo esperienziale di assoluta qualità di vita ed emozionale. Il Molise in tutto questo poteva essere un modello vista l’assoluta morfologia del territorio e le condizioni reali di spopolamento ma contestualmente di pregio, dei piccoli borghi e dei borghi rurali, veri e propri gioielli ancora intatti dal punto di vista edilizio e di vivibilità. Ed allora??? Allora niente!!! Ad oggi salvo l’approvazione di una delibera che determina in grandi linee le volontà politica dell’istituzione e l’incentivazione di tali strumenti, nulla…. Infatti la delibera ( burm n. 8/2014 Regione Molise ) deve essere ancora seguita da un regolamento di cui non c’è traccia e che alla data del 2 aprile 2014 è praticamente sconosciuta negli uffici regionali preposti.

Eppure le sollecitazioni e gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. Santo Stefano di Sessanio, piccolo borgo di 100 anime è l’esempio lampante di gioiello e di macchina turistica di eccellenza assoluta. Un intero borgo è l’Albergo diffuso. Ti incanta e ti fa sognare!!! Ti incanta con la sua reception in un immobile medioevale che ti permette di stabilire il tuo soggiorno in una delle camere od in un appartamento del borgo, la degustazione presso lo stupendo “ Cantinone”, la visita al museo, l’incontro al bar del paese con i suoi giochi medioevali e tradizionali, i suoi profumi , la visita all’ambiente esterno mediante cavalli, biciclette, bastoni, carrozze, condividere gli affetti con la mostra degli Uffizi, ed avere tutto quello che al turista necessita compreso l’assistenza telematica, sanitaria e conoscitiva e perché no, la chiave del turismo di eccellenza ed esperienziale.

Tutto questo nella legge approvata non è assolutamente intravedibile. 13 articoli posti l’uno dopo l’altro, con una indicazione di cosa è, cosa dovrebbe permettere,tipo di capacità ricettiva e nessun programma ne di investimento ne di impegno ne di realizzazione. Solo un numero …. almeno 7 unità abitative…… Peccato, un vero peccato che non favorisce di certo, al momento, vista la promulgazione nei 60 giorni dalla deliberazione del regolamento, e si spera che sia condiviso con gli operatori e con chi ha già esperienza nel settore, perché nel Molise ci sono esempi di privati che si sono proposti effettuando scelte eccellenti, basti pensare alla Piana dei Mulini di Colle d’Anchise, il bellissimo Borgo Albergo di Castel del Giudice, la Sorgente di Macchiagodena e la Sveva di Termoli, che non del tutto hanno la proprietà per essere finemente denominati Alberghi diffusi, una sana riflessione su quanto la politica si renda conto quanto sia importante promulgare le leggi ma anche permettere poi che esse siano efficaci.

Un vero modello di sviluppo per il territorio lo si pone a monte e non proponendo una legge per poi normarla e regolamentarla. L’albergo diffuso è una vera e propria risorsa, e noi abbiamo il dovere di evitare che la gente non possa intravedere sviluppo e che il turista non possa venire in Molise poiché non offre ad oggi quanto il modello esperienziale stabilisce. Il vero turismo lento, pieno di sapori e profumi senza pale eoliche, torri ed inceneritori che il Molise può dare, sa dare e non ha mai smesso di dare.

Il meglio del territorio, il meglio che il Molise propone, l’accoglienza a 360^ senza più personalismi e vittimismi. Una nota decisamente bella però c’è ed è davvero innovativa e quindi è giusto, per spirito collaborativo e di critica costruttiva. Il Molise è una delle poche regioni che, per legge, propone l’Albergo diffuso di campagna, che per il Molise ha un esempio straordinario quale Piana dei Mulini che ha precorso i tempi e cha da anni si offre al turista come eccellenza dell’accoglienza molisana. Quindi, è chiaro che la proposta va accolta con favore ma è ancor più chiaro che le leggi servono per arricchire le possibilità di crescita e pertanto occorre che siano implementate e portate a compimento con cognizione e per il solo scopo di favorire l’intero territorio e non solo qualcuno che al momento possiede i 7 alloggi. Sarebbe straordinario incentivare la possibile realizzazione in virtù di un concreto sviluppo associativista e consortile dando così favore e concretezza ad uno sviluppo organico e sistematico di rete e non di piccoli nuclei. Saremo ripetitivi ma davvero è opportuno che ci si faccia una visita a Santo Stefano di Sessanio per apprezzare il valore di quanto scritto. Nulla più di un interesse comune può far si che la gente metta a disposizione la proprietà e si renda partecipe alla vita economica e sociale, soprattutto sociale, dei nostri stupendi borghi e delle nostre stupende realtà. Utopia??? Che la legge ci renda propositivi con dignità e sprone e…..l’utopia si trasformerà in realtà!. [Nota stampa a cura di Maurizio Varriano, Coordinatore Borghi d’Eccellenza – Ass. vie Francigenesud – Delegato per il Molise Federitalia]