TERMOLI. Un dato assolutamente da non applaudire, quello emerso dall’ultima indagine Eurostat e che propone il Molise quel la peggior regione d’Italia per prelievo medio per abitante di acqua di falda. A riferirlo è proprio l’annuario dedicato alle regioni pubblicato da Eurostat, secondo il quale il primato negativo è condiviso da tutte le regioni italiane: non esiste, infatti, “nessuna regione in un altro Paese Ue in cui l’estrazione di acque sotterranee per la rete idrica pubblica per abitante superi il livello medio raggiunto in Italia”, come rilevato dall’Ansa. A tre anni dal referendum si preferisce ancora l’acqua imbottigliata, ne abbiamo parlato con Antonio De Lellis, uno dei protagonisti della lotta referendaria del giugno 2011. “Anche in Molise, si prevede solo il canone, a carico dei privati, sulla base della superficie della concessione e non sui metri cubi di acqua emunta o imbottigliata. Un grande affare per le imprese del settore ! Quindi le aziende imbottigliatrici pagano alla Regione, e quindi alla Comunità che le ospitano, delle quote irrisorie per la superficie occupata dai loro stabilimenti e per i volumi di acqua prelevata dalle loro attività, anzi a volte non pagano proprio l’acqua emunta o imbottigliata. Acqua che viene venduta, come prezzo medio di vendita, a 0,26 € al litro (stima calcolata sul prezzo alla vendita di diverse marche di acqua minerale), mentre alle rispettive Regioni, le aziende imbottigliatrici pagano in media 1,1 € ogni 1000 litri, cioè poco più di un millesimo di euro per litro imbottigliato, con ampi margini di guadagno. Quindi quello che l’italiano medio va a pagare è rappresentato per più del 90% dai costi della bottiglia, dei trasporti e della pubblicità, unito ovviamente all’enorme guadagno dell’azienda e solo per l’1% dall’effettivo costo dell’acqua, quell’acqua che è un bene pubblico. Vediamo di fare qualche conto su quanto incide il nostro semplice consumo d’acqua in bottiglia, e per fare questo partiamo proprio dalla materia prima : il petrolio. Da un barile si possono produrre qualcosa come 1.750 bottiglie. In una settimana una famiglia composta da 4 persone consuma 28 bottiglie alla settimana cioè 2,24 kg di plastica quindi 3 litri di petrolio • In un anno il consumo sale a 1460 bottiglie cioè 117 kg di plastica cioè 160 litri di petrolio. Se non vogliamo le trivelle nel mare Adriatico, come giustamente votato ad unanimità dal Consiglio Comunale di Termoli, allora occorre incentivare l’utilizzo dell’acqua del sindaco, modificando il nostro stile di vita. Far gestire ai privati questo bene comune, sotto forma sia di gestione del servizio idrico che di acqua destinata all’imbottigliamento, corrisponde ad una effettiva cessione di sovranità e ad un arricchimento sospetto che altrimenti potrebbe creare ricchezza diffusa mentre genera enormi privilegi e ricchezza per pochi nonché danni inestimabili al territorio.”