TERMOLI. Bisogna riconoscerlo: i ragazzi del Liceo Scientifico Alfano di Termoli, che fanno parte del progetto teatrale “Il filo di Arianna”, non si sono di certo smarriti nell’intricato labirinto di uno spettacolo teatrale anzi, da diversi anni hanno affinato tanto la recitazione, la tecnica e la professionalità dello stare su un palco davanti a tanta gente che sta lì per vedere il loro lavoro. Il lavoro che ci presentano quest’anno lo introduce la professoressa Lucia Lucianetti: “Anche quest’anno ci siamo rincontrati per l’appuntamento laboratorio filo di Arianna, la rappresentazione teatrale che verrà rappresentata è un testo di Eduardo De Filippo che come titolo originale ha “Il contratto”, ma che noi con una libera rielaborazione dal testo originale, abbiamo titolata “La Catena d’amore o l’arte di ridare la vita”. La vicenda narra di una truffa ordita da un personaggio che è stato tradito dalla sua famiglia e dagli amici e tutta la storia truffaldina fa leva sull’avidità dei personaggi coinvolti”. Come mai la scelta quest’anno è ricaduta, dopo alcuni anni, di nuovo su un autore di tale lignaggio artistico e anche molto impegnativo? “La scelta di tornare ad Eduardo De Filippo, dopo cinque rappresentazioni, è perché lui è un grande del teatro; Eduardo rappresenta la somma del teatro e ha la capacità di attraversare tutte le generazioni gli alunni entrano subito in sintonia con lui, perché anche se la storia è ambientata negli anni sessanta la possiamo riportare nei nostri giorni”. Non è un caso che quanto accadeva nel passato, riportato ai giorni nostri, sembra sempre la stessa cosa … “Gli episodi di cronaca dicono che le truffe continuano ad esistere nonostante i tentativi di far fare attenzione alle persone anziane, quindi anche un testo che parla di vicende che accadevano di frequente parecchi decenni fa, oggi si ripetono allo stesso ritmo, con nuove e anche vecchie tecniche ma comunque sempre di truffe si tratta. Rappresentare questa commedia di Eduardo è il nostro tentativo di dare soprattutto un’occasione ai ragazzi di conoscere questo grande autore”. Ci sono tante novità soprattutto tecniche e di scena nella rappresentazione che andrà in scena nella Sala Auditorium “Santa Maria degli Angeli” i prossimi 18, 19 e 20 marzo. “La catena d’amore o l’arte di ridare la vita” include anche delle canzoni e dei balletti, per uno staff composto da un totale di 70 studenti. Ci sono musicisti e cantanti molto bravi e anche dei balletti per non deludere la tradizione decennale per queste attività ci siamo avvalsi – aggiunge la professoressa – grazie alla nostra preside che ha sostenuto il progetto anche se c’è stato il taglio dei fondi e a tutti gli sponsor che sono stati rappresentanti da attività ma anche da genitori che quando hanno sentito che il progetto poteva non essere attuato quest’anno si sono adoperati in prima persona perché ciò non succedesse”. L’unico problema rimane sempre la precarietà delle strutture adatte ad ospitare simili eventi. “Siamo tornati a santa Maria degli Angeli – continua la dirigente scolastica Concetta Rita Niro – Termoli non può fare a meno di un teatro che sia tale; la struttura di Difesa Grande attualmente è l’unica in grado di avere dei requisiti teatrali o quantomeno accettabili, è spaziosa, c’è un sipario, c’è posto per gli spettatori e così via”. Un grazie è andato anche all’Avis per la realizzazione dell’evento; l’allestimento di uno spettacolo comporta tanto sacrifici e regole ferree alle quali tutti si devono adeguare. È una esperienza fantastica perché ogni anno conosciamo nuovo autori ci immedesimiamo nella realtà e noi conosciamo come fare ormai”, ha concluso la Niro. Gli orari dei tre giorni delle rappresentazioni . Mercoledi 18: 1° Spettacolo ore 8,30, 2°Spettacolo ore 10,30; Giovedì 19: 1° Spettacolo ore 8,30 , 2° Spettacolo ore 10,30 serale ore 20,30; Venerdì 20: 1° Spettacolo ore 8,30, 2° Spettacolo ore 10,30 l’ingresso è libero.