X
giovedì 24 Aprile 2025
Cerca

Colonie feline a Campomarino, meno male che ci pensa la signora Anna

CAMPOMARINO. Dal nostro amico blogger Luigi Romano arriva una segnalazione sull’aumento del randagismo felino e il volontariato umano. “Colonie di gatti in libertà, amici e nemici. Veniamo informati da alcuni cittadini di Campomarino che c’è la signora Anna, che ha un amore viscerale per i gatti. Infatti senza chiedere niente a nessuno, la signora si sposta in alcune zone del paese mettendo apposite ciotole che raccoglie e pulisce ogni volta che fa mangiare i gatti randagi. Quando può, tutto questo a sue spese, alcuni gatti li porta dal veterinario per farli sterilizzare (quelli che si fanno avvicinare), in modo tale che non aumenti il numero di essi. Aggiungiamo inoltre che la signora ha tanto di autorizzazione a fare quello che fa. Di tutto questo ne sono a conoscenza sia i Vigili Urbani che il Comune. Ma purtroppo la notizia non è questa, sembra che la signora venga maltrattata e vessata (addirittura gli buttano acqua addosso dai balconi) da alcuni condomini dissenzienti del posto, perché non gradiscono che metta da mangiare ai gatti nelle vicinanze dei palazzi o abitazioni perché lasciano i loro escrementi. Voglio ricordare che i gatti a differenza di moltissimi altri felini, scavano e poi ricoprono i loro bisogni, infatti credo sia rarissimo vedere escrementi di gatti in giro, probabilmente quello che trovano sono di altri animali di piccola taglia. Inoltre, i gatti a differenza di altri animali non si spostano dal proprio territorio, quindi è difficile mettere il cibo in zone diverse ed attendere che vadano. Ma vediamo nello specifico cosa dice la legge a riguardo di queste colonie feline. In Italia esistono diverse disposizione normative sulla tutela dei gatti che vivono in libertà, il problema e farle conoscere. Legge n° 28191: Prevede il divieto per chiunque di maltrattare i gatti che vivono in libertà, che questi vengano sterilizzati dall’autorità Sanitaria e riammessi nel loro gruppo, possono essere abbattuti solo se gravemente malati o incurabili. Enti e associazioni protezioniste possono d’intesa con le autorità locali, avere in gestione queste colonie feline, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza. Detto questo, la signora che si prende cura di queste colonie feline, svolge una azione ammirevole e gratuita (oltre che autorizzata), non merita attenzioni negative da chi che sia, anzi. Buttare acqua dai balconi (per strada, non nella propria proprietà), con questo freddo, è un atto incivile che potrebbe arrecare anche qualche problema”.