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sabato 31 Maggio 2025
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Parola d’ordine “integrazione”: Sprar e centro diurno insieme in un progetto

TERMOLI. Ha trovato sintesi presso l’Auditorium di via Cina il progetto “Il club letterario si racconta”; l’idea frutto della collaborazione tra Comune di Termoli, Caritas e Centro Diurno e la Casa del Libro. L’iniziativa ha visto gli utenti del Centro Diurno, guidati dal dottor Angelo Malinconico, e i beneficiari del progetto Sprar darsi alla lettura di alcuni volumi della letteratura internazionale e confrontarsi sui temi trattati. Frutto del progetto è stato un costante crescere insieme a vedere compiersi la tanto agognata integrazione. A tal proposito, abbiamo ascoltato nell’ordine la professoressa Maria Chimisso, vice sindaco e assessore alle politiche sociali del comune di Termoli, nonché le due referenti del progetto Flavia Posa e Maddalena Molinero. “Al fine di ottenere una società multi e interculturale, unita e arricchita delle differenze”, ha affermato la Chimisso, “dobbiamo evidenziare che progetti come questi non sono una novità nel panorama italiano ed europeo perché l’intercultura è un concetto antico e una espressione di valore per la comunità italiana e internazionale. Nel mondo di oggi, non si può pensare di fare cultura, progresso ed evoluzione senza tener conto della coesistenza di popoli che sono l’espressione di società diverse. Le culture interagiscono nel modo in cui si vuole che interagiscono, quindi è possibile fare promozione, supporto, potenziamento e far sì che questo supporto di culture favorisca il dialogo tra i popoli, diversamente non posso che esprimere un disappunto per letture diverse da questi che trovo miopi e diverse dalla storia”. Per Flavia Posa: “quella vissuta è la giornata conclusiva di un progetto più lungo durato otto mesi che ha coinvolto il centro diurno “Che senso ha” del Centro di Salute Mentale di Termoli che è un centro diurno per pazienti psichiatrici, lo Sprar, il sistema di protezione dei rifugiati politici e immigrati e in collaborazione con la Casa del Libro. Nel progetto c’erano utenti del centro diurno e utenti dello Sprar che insieme si sono recati presso la Casa del Libro per leggere e discutere di alcuni racconti scelti precedentemente. Oltre alla giornata finale è stato fatto un concorso letterario al quale hanno potuto partecipare tutti i cittadini di Termoli ma non solo, oggi verrà premiato il vincitore del concorso Descrivere l’Invisibile in cui la giuria era composta dai partecipanti al club letterario e dalla giuria tecnica della Casa del Libro. Un altro risultato molto importante è stata la formazione dell’opuscolo che è una raccolta di tutto quello di cui abbiamo discusso durante gli otto mesi di attività. I partecipanti inizialmente hanno reagito bene ma per quello che riguarda fare la giuria al concorso c’è stata un po’ di titubanza ma c’è stata anche la giuria tecnica”. A chiudere è Maddalena Molinero che afferma: “Il lavoro di rete che abbiamo svolto è l’essenza del nostro progetto ed è quello di cui possiamo andare fieri. È una rete per l’inclusione sociale, di persone a forte rischio di emarginazione e per combattere insieme e sensibilizzare la comunità a problematiche che possono essere anche sconosciute ai più ma che sono molto collegate. Il messaggio è quello di continuare a collaborare le nostre attività sono sempre aperte. Non è creare un ghetto per diversi ma unirsi per valorizzarsi e coinvolgere più persone possibili”.