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lunedì 11 Agosto 2025
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Molise: focus sull’azzardo

Il Molise? Incredibilmente una delle regioni d’Italia in cui si gioca di più e dove molti giovani vengono risucchiati nel vortice del gioco d’azzardo patologico. Queste frasi sono state estrapolate da una intervista rilasciata all’inizio dello scorso dicembre da Carmelo Parpiglia, ex calciatore ed oggi Consigliere delegato dal presidente della Giunta regionale per lo Sport. Una intervista che spiegava le ragioni dell’imminente approvazione della legge per il contrasto al gioco patologico. La normativa (la sedicesima in Italia a livello regionale) approvata all’unanimità da tutto il consiglio regionale molisano, ha avuto un lunghissimo iter durato oltre tre anni ma dopo questa lunga attesa è stata anche finanziata in modo adeguato con 800 mila euro in tre anni. Tra le disposizioni previste dalla legge, il divieto di apertura di nuove sale da gioco a meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, chiese, banche, sportelli bancomat oltre a degli incentivi nei confronti di chi rimuove slot e video lottery dalle proprie attività commerciali senza dimenticare la creazione di un comitato per il recupero delle persone cadute nel tunnel della ludopatia. La legge affida ampi poteri anche ai Comuni del Molise, con la possibilità di trovare altre aree sensibili rientranti nel divieto dei 500 metri e prevedere altre forme premiali per chi rottamerà le proprie macchine da gioco d’azzardo. E dopo la Legge Regionale, non sono mancate altre iniziative per realizzare lo stesso obiettivo. Ad inizio anno, nel corso del mese di Febbraio, è stata lanciata anche nella nostra regione “Mind the G.A.P.”, iniziativa ad opera di Modavi Onlus e con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si tratta di una campagna di informazione, prevenzione, informazione e sensibilizzazione sul tema ma anche con importanti risvolti pratici tra cui l’utilizzo di un software per limitare l’accesso ai casinò online e ai siti di scommesse da parte di minorenni in casa. Proprio le scommesse ed il gioco d’azzardo online sono spesso usati nelle critiche rivolte alle leggi “no slots”. Si fa notare infatti che per quante limitazioni vengano poste nel mondo reale agli esercizi commerciali, nel mondo virtuale di Internet ci si può collegare molto semplicemente in qualsiasi ora del giorno e della notte da qualsiasi luogo semplicemente con un qualsiasi “device” (smartphone, tablet, PC) collegato alla rete. Ed online anche senza andare direttamente nei portali specializzati, fioccano i banner pubblicitari in ogni dove con offerte di benvenuto piuttosto intrigante come quelli per  prendere soldi con bonus massimo. Tali considerazioni, se pur legittime e assennate, in realtà hanno perso parte della loro forza dialettica dopo che vari studi hanno messo in evidenza come il gioco online e quello nel mondo reale viaggino tendenzialmente su due binari paralleli, in buona parte con fruitori diversi e con differenti motivazioni. Ovviamente è fondamentale da parte dei genitori, fare in modo tale che i figli minorenni non possano avere la possibilità di giocare online dove chiaramente vige il divieto assoluto di partecipazione sotto i 18 anni e quindi l’iniziativa di cui sopra ovvero diffondere un software capace di limitare l’accesso a questi portali, non può che considerarsi di grande importanza.