TERMOLI. Discussione vivace nel tardo pomeriggio di ieri alla sede del Partito democratico di Termoli.
In riunione la segreteria di Federazione, allargata ai circoli, convocata da Pasquale Marcantonio, che doveva fare il punto della situazione dopo l’approvazione della legge elettorale regionale.
Per il momento, lo stesso segretario Pasquale Marcantonio non ha ritenuto più di dover sgombrare il campo dalla segreteria regionale, nonostante le dimissioni siano state chieste dal segretario di circolo termolese Antonio Sciandra, l’unico assieme a Vincenzo Cordisco, anche se è stato Sciandra ad arringare i presenti sulla necessità di concretizzare un gesto forte in segno di discontinuità rispetto a una sconfitta cocente subita in senso politico e partitico.
La riunione di segreteria federale aperta anche ai circoli è stata partecipata, sezione gremita di dirigenti, che a turno hanno detto la loro, anche spaziando sui futuri alleati e sul perimetro della coalizione.
La base considera Frattura di fatto già ricandidato, non all’unanimità, ma con buon consenso ideale rispetto a uno scenario considerato compiuto. Nessuna decisione d’impeto, dunque, ma ci sarà uno step ulteriore, quello dell’assemblea, organo formale della Federazione, che però tutto sommato è simile a quello riunito ieri.
Lo stesso segretario ha così commentato l’esito di ieri sera, «Grande voglia di starci in federazione con i segretari e la segreteria, che ringrazio tutti, vedremo cosa fare per i prossimi appuntamenti ma le cose chiare sono state: voglia di stare nei circoli; nel territorio e parlare di problemi locali poco ascoltati da chi governa e pensa ad amministrare; verificare con la segreteria regionale cosa si dice dopo la non approvazione della legge elettorale votata in assemblea il 27 maggio e quindi decisioni rinviate ad assemblea di Federazione convocata per il 14 dicembre. Ribadire l’operato della stessa assemblea del 27 maggio sul secondo punto riguardante le primarie; conferenze programmatiche e coalizioni su governo regionale e opinione dei circoli operato governo centrosinistra e, infine, stabilire regole precise su candidature regionali e nazionali che sia di garanzia ed uniformità per il territorio e le rappresentanze».