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giovedì 13 Marzo 2025
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Mestieri di famiglia da tramandare con i laboratori d’impresa

GUGLIONESI. Presso la biblioteca comunale di Guglionesi, si è tenuto un incontro tecnico/operativo di “riflessione e approfondimento” sulla proposta, avanzata nel precedente incontro dall’Associazione Arci “F. Iovine”, in merito alla creazione di “Laboratori d’impresa”.

Un incontro “fantasioso” spiega Giorgio Galliardi, «fantasioso perché stiamo provando questo percorso dei laboratori d’impresa, per favorire dei posti di lavoro. In sala ci sono molti lavoratori, dal panificio di Guglionesi che ha dovuto chiudere, il titolare di una cava a Guardialfiera, che mette a disposizione la sua cava per rilanciare la lavorazione della pietra. C’è il titolare di una camiceria a Tavenna, che ha il problema del passaggio generazionale. Con loro volevamo ragionare sui percorsi dei laboratori, ispirandoci all’art.60 della L.107, cioè i laboratori territoriali per l’occupazione».

Presenti all’incontro, anche, il vice sindaco di Guglionesi Antonio Lucarelli, la preside dell’istituto omnicomprensivo di Guglionesi, Maria Maddalena Chimisso, il consigliere della Provincia di Campobasso e del comune di Termoli, Antonio Giuditta e in video conferenza, Ideanna Giuliani, vice presidente dell’Arci Lombardia.

La scuola può esser di grande aiuto a questo percorso, poiché «già da tempo offre il percorso dell’impresa simulata, e potrebbero offrire anche i laboratori tecnici per l’occupabilità. E’ un discorso tutto da sviluppare- ha continuato Galliardi- per questo saremo in video conferenza con la vice presidente dell’Arci Lombardia. Loro hanno portato avanti un bel progetto nelle scuole, con il coune di Milano. E’un obiettivo che apre alle scuole anche grazie alla legge 107, la buona scuola, che sottolinea, appunto, il ruolo che la scuola deve avere nei confronti del territorio».

Un percorso che cerca di mettere insieme i pezzi di questo ragionamento, per far sì che diventi un progetto, «non è facile, anche per la differenza che intercorre tra la nostra regione e la regione Lombardia. Il comune di Milano ha fatto una delibera, ed ha messo dei fondi disponibili, lì c’è un territorio che si muove».

Parlando d’imprese, il vice sindaco Lucarelli ha sottolineato come la persona anziana difficilmente investa, e dovrebbero esser i giovani a fare la loro parte, ma «viviamo in una regione, una nazione, un continente fatto per lo più da anziani ed esiste il rischio che non ci sia più tempo per invertire la rotta! Posso però dire, per quello che ci è possibile, e per le mie capacità, se posso sono ben contento di dare il mio contributo».

La proposta è quella di far avviare nel comune di Guglionesi, che poi si possa estendere anche ai comuni limitrofi, una sperimentazione che passi dal reddito d’inclusione al microcredito.

L’esperienza fatta su Milano parlava di un progetto finanziato dalla regione Lombardia concentrato sul tema della qualità della vita che, ha poi, trovato un aggancio alla questione del lavoro. Il progetto presentato da Ideanna Giuliani poneva come protagonista anche la «centralità delle scuole rispetto ai progetti sul miglioramento della vita. Il progetto è stato realizzato dal comune di Milano ed ha abbracciato diversi plessi dell’hinterland milanese. Tutte le zone dell’area metropolitana che hanno più difficoltà a conciliare i tempi di lavoro, di scuola delle famiglie. Io ho accompagnato i genitori in un percorso che andava a definirsi in modo più puntuale, dal punto di vista istituzionale per poter poi intrecciare e sviluppare all’interno delle scuole, nell’orario extra-scolastico, attività che avessero la possibilità di allungare i tempi di permanenza dei bambini a scuola. Così da migliorare la qualità della vita delle famiglie, creando relazioni, nel luogo neutro e propositivo, positive tra le famiglie. E avvicinare alle scuole esperienze di vita professionale. Questa esperienza è durata circa un anno e mezzo, e partiva proprio da questa sperimentazione. Siamo partiti con un contributo iniziale che ha dato la regione, insieme alle organizzazioni e a strutture di supporto che accompagnava i genitori verso un’organizzazione più stabile, siamo riusciti a produrre un’area marketing su quei determinati territori».

La scuola da sempre attiva sul territorio di Guglionesi, grazie anche alla collaborazione del comune ha già affrontato questi temi insieme ai suoi studenti. La preside Chimisso, ha premesso come il territorio di Milano e quello di Guglionesi siano due realtà diverse tra loro, e ha affermato che la scuola di Guglionesi «è partita, in maniera molto forte, con la legge 107, per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro. Per la nostra scuola non era nuova, anzi, avevamo esperienze pregresse in questo campo. Ora è applicata fortemente, poiché, la 107 ci obbliga a 200 ore per studente, 40/50 mila ore ogni anno di alternanza scuola-lavoro. Abbiamo due scelte, quella di mandare i nostri ragazzi in un’azienda, enti a prendere visione del settore lavorativo nel quale sono inseriti, e quella che si lega in maniera più diretta a questo progetto: l’impresa formativa simulata. Gli studenti formano la costituzione di un’impresa seguendone tutte le fasi del ciclo vitale avendo presente un’azienda madrina».

Bisogna spingere i ragazzi a continuare il percorso lavorativo, bisogna invogliarli, «finita la scuola i ragazzi vogliono avere contatti diretti con chi indica loro la strada per sviluppare la loro idea lavorativa- ha sostenuto il consigliere Giuditta- queste sono iniziative che dobbiamo continuare a sostenere. Speriamo che partendo da Guglionesi, si possa poi arrivare a Termoli».

Una proposta che coinvolge un Ente di Formazione accreditato dalla Regione Molise, in grado di progettare e sviluppare, nel rispetto della normativa regionale, percorsi formativi tesi allo sviluppo imprenditoriale ed occupazionale anche in una logica di inclusione sociale.

Una proposta che vuole coinvolgere i “saperi” diffusi presenti nel nostro territorio, affinché possano trasformarsi in “opportunità” di crescita economica e sociale

Bisogna riscoprire l’orgoglio di una comunità che sperimenta le cose da fare altrimenti non si riesce a coinvolgere le persone.