X
giovedì 23 Ottobre 2025
Cerca

Dal Bio Testamento al Dopo di Noi, come cambia il ‘sociale’

GUGLIONESI. In vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, il circolo Arci insieme a quello del Pd di Guglionesi hanno proposto due incontri su tematiche importanti che fanno parte del programma delle ‘100 cose da fare e cose fatte’, appunto del partito Democratico. I temi, affrontati presso la biblioteca comunale, hanno riguardato due ‘cose fatte’ in questi anni dal governo di centro sinistra, nello specifico il ‘Dopo di noi’ e la legge sul ’bio-testamento’. Nella giornata di sabato 24 è intervenuta il vice sindaco di Termoli, Maricetta Chimisso che ha espresso il suo parere più che positivo sul ‘Dopo di Noi’. «Il mondo della disabilità è un mondo complesso- ha spiegato la Chimisso- il merito da ascrivere a questo governo è quello di aver reso strutturali alcune azioni che prima erano solo spot.

Con il ‘dopo di noi’ si lavora per il malato, intorno al malato, in modo che, appunto, intorno a lui si crei una rete di assistenza e solidarietà che ne migliori la qualità della vita». Il ‘Dopo di noi’ è una legge i cui Destinatari sono le persone con disabilità grave, così come definite dalla legge 104/92, non determinata dal naturale processo di invecchiamento e delle patologie ad esso collegate. Persone che, quindi, perdono qualsiasi sostegno familiare alla morte dei genitori e che non sono in grado di badare al loro sostentamento autonomamente. A questa Riforma, già realizzata in questa legislatura, si legano una serie di proposte contenute nel programma elettorale tese a dare a tutte le persone non autosufficienti e alle loro famiglie diritti, sostegno economico e certezze.

Dopo aver illustrato i principali temi contenuti nel programma elettorale (famiglia, lavoro, Europa), il dibattito, domenica 25, si è concentrato sulla legge relativa al “testamento biologico”. Il testo composto da 5 articoli, ha l’obiettivo (art.1), nel rispetto della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, di tutelare il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione delle persone e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne nei casi espressamente previsti dalla legge. In sintonia con le parole di Papa Francesco, parte dal presupposto che “evitare l’accanimento terapeutico non è eutanasia”. L’incontro ha visto la partecipazione dell’avvocato Lucia Rivellino, consigliere del Comune di Pesche, che ha illustrato l’esperienza del suo Comune che, primo in Molise, si è dotato del registro delle “disposizioni anticipate di trattamento” previste dalla stessa legge. Con il suo intervento la consigliera Lucia Rivellino ha sottolineato l’importanza della legge che introduce l’autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.

Una legge che non priva/limita alcun diritto a nessuno, ma offre la possibilità di autodeterminare il limite oltre il quale la “cura” sconfina “nell’accanimento terapeutico” (anche alla luce dei grandi progressi della scienza).

L’art.4 della legge consente di esprimere, attraverso i D.A.T. “disposizioni anticipate di trattamento”, le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto alle scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari.

Nella stessa disposizione viene indicata una persona di fiducia (“fiduciaria”) che rappresenterà il “paziente” nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Tale incarico è ovviamente revocabile.

Le D.A.T. devono essere redatte per atto pubblico, per scritture private autenticate o per scrittura privata consegnata personalmente, dal “disponente”, presso l’Ufficio dello stato civile del Comune di residenza che provvede ed annotarle in un apposito registro ove istituito.

In questo senso, la scelta del Comune di Pesche ha il merito di facilitare questa “difficile e/o dolorosa” operazione che resta “volontaria”.

Nel dibattito è stato sottolineato che la legge sul “testamento biologico”, si inserisce all’interno di una specifica attenzione che, questo Governo, ha dedicato alle famiglie che vivono una situazione di particolari difficoltà. Attenzione confermata anche nel programma elettorale che prevede specifici incentivi per le famiglie che vivono particolari difficoltà.

«Per questo motivo il 4 marzo è importante non tornare indietro» sostengono i promotori dei due incontri.