Isernia – “Siamo fiduciosi sull’esito delle elezioni in Molise. Il nostro avversario oggi è solo uno: la sfiducia nei confronti della politica, l’astensionismo. Vorremo che i cittadini molisani facessero una scelta di campo e dessero al centrodestra e a Toma la possibilità di governare questa regione”.
Non teme altri concorrenti Mariastella Gelmini (FI), arrivata oggi a Isernia per sostenere il candidato del centrodestra Donato Toma.
“Si è detto tantissimo del Molise, si è paragonato all’Ohio – afferma – noi pensiamo invece che queste elezioni siano decisive soltanto per i molisani, vogliamo partire dal territorio e sappiamo che queste elezioni possono cambiare la qualità di vita delle persone che vivono in questa regione”.
Quale migliore ricetta di un candidato competente per riportare in auge un territorio che esce con grandi difficoltà dalla crisi economica e che vede una crescita che stenta ad affermarsi?
“Abbiamo scelto non a caso un commercialista – commenta – perché pensiamo che, dopo il fallimento del Governo della sinistra, ci sia bisogno di un buon amministratore, di un buon padre di famiglia che sappia far bastare le risorse a disposizione e sia in grado di utilizzarle nel migliore dei modi. Abbiamo scelto una persona con una certa esperienza, perché sappiamo che la macchina regionale è una macchina complessa e, dunque, non ci si può improvvisare”.
Sui rapporti nel centrodestra, Gelmini minimizza: nessuna competizione con la Lega, ma “concorrenza virtuosa” per il bene del Paese.
“Pensiamo che all’interno del centrodestra – dice – ci sia una concorrenza, ma è una concorrenza virtuosa. Salvini sta facendo sicuramente un buon lavoro, il presidente Berlusconi sta dedicando, con grande generosità, molta attenzione e molto tempo a questa regione, perché riteniamo che, diversamente da altri movimenti, un po’ improvvisati e senza una cultura di governo, Forza Italia e il centrodestra possano portare anche qui i buoni risultati raggiunti nelle Regioni che già amministriamo”.
Da Isernia, la Gelmini striglia il Pd e Di Maio: “C’è chi fino a d oggi come il Pd è scappato dalle responsabilità, scegliendo una posizione aventiniana, c’è chi ha preferito insultare Berlusconi per indebolire Salvini, pensando ingenuamente di poter dividere il centrodestra. Noi abbiamo dimostrato con i fatti, ancora oggi, che l’unità della nostra coalizione è un punto fermo. Siamo pronti a confrontarci sulle questioni del Paese però, basta con il politichese, basta con le chiacchiere, basta con i diktat; c’è bisogno di concretezza”.
Sulla posizione ferma del Movimento 5 Stelle aggiunge: “Non si può trovare una soluzione con chi pone veti, c’è bisogno di buon senso, c’è bisogno di mettere al primo posto gli interessi dell’Italia e le urgenze dell’Italia ad avere un Governo. Noi siamo gli unici come FI a non porre veti contro nessuno e farlo sarebbe sciocco, quel diktat non è nei confronti del leader di una forza politica, ma è nei confronti degli elettori”.
L’ex ministro dell’istruzione ha speso parole anche sulla Buona scuola di Renzi. “Il provvedimento sulla scuola che mi rifiuto di definirla al buona scuola, ha prodotto molti danni che ha reso molto difficile la vita agli insegnanti con un esito straordinario dal sud al nord che si è dimostrato alla prova dei fatti fallimentare”.