CAMPOBASSO. Donato Toma è nato a Napoli il 4 dicembre 1957. E’ il primo di sei figli, tutti cresciuti tra Casacalenda, Trivento e Bojano. Sposato dopo un divorzio, ha tre figli: Annalisa, Ernesto e Salvatore. Nel tempo libero ama suonare la chitarra.
Diplomatosi al liceo scientifico, nel 1976 partecipa a un concorso del Ministero delle Finanze, superandolo. Ha proseguito i suoi studi all’Università Federico II di Napoli laureandosi nel 1984 in Economia e Commercio. Iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti, nel 1988 inizia la sua carriera di docente presso l’Istituto Tecnico Economico di Campobasso come insegnate di Economia Aziendale. Dal 2002 collabora saltuariamente con l’Università del Molise dove ha insegnato “Economia degli Intermediari Finanziari e Finanza straordinaria”. Inoltre ha lavorato per il Comune di Campobasso come Revisore dei Conti, per poi entrarvi in qualità di Assessore al Bilancio. Ha ricoperto l’incarico di assessore esterno al Bilancio al Comune di Bojano.
Ha vinto le elezioni regionali del 22 aprile 2018 con il 43,5% delle preferenze, un totale di 73.229 voti.
Le consultazioni del 22 aprile in Molise hanno sancito una netta affermazione delle forze di centrodestra e l’elezione di Donato Toma alla presidenza della Regione con il 43,5% dei consensi, cinque punti avanti ad Andrea Greco, il candidato del Movimento cinque stelle che si è fermato al 38,4%. Carlo Veneziale per il centrosinistra è arriva terzo con il 16,9%, mentre Agostino Di Giacomo per Casa Pound è allo 0,42%.Il Movimento cinque stelle è la prima forza politica del Molise con il 31,6% dei voti, al secondo posto, e prima nella coalizione di centrodestra con un punto percentuale di scarto, Forza Italia con il 9,4% (la Lega ha l’8,2% e Fratelli d’Italia il 4,4%). Il Pd scivola addirittura all’8,8%. Buon risultato per le forze centriste: Popolari per l’Italia conquista il 7% mentre l’Unione di centro il 5,1%.
Toma, nella sua dichiarazione da neo Presidente del Molise ha reso noto che la prima telefonata di auguri la ha ricevuta dal presidente Fi dell’Europarlamento Antonio Tajani. “Si è messo a disposizione e noi chiederemo che ci supporti”, ha affermato perchè “in Ue – ha detto Toma alzando le spalle per le polemiche sulla rappresentanza molisana a Bruxelles- non si va a fare gite ma a spingere i nostri progetti e si torna a casa con il risultato: i fondi europei devono arrivare ed essere spesi sl territorio. Questa è una nostra priorità”. Il primo atto che intende fare da presidente sarà “una ricognizione dei problemi che sono sul tavolo della presidenza della Regione per capire come possiamo agevolare imprese e lavoratori”. Donato Toma conferma che la priorita’ “sarà quella di dare ossigeno alle imprese perché devono dare lavoro. Qui siamo messi male”.
Stretta di mano simbolica in diretta tv tra il presidente uscente Paolo Frattura e quello entrante Donato Toma negli studi della Rai regionale Molise. Il passaggio delle consegne è avvenuto con i complimenti di Frattura per la vittoria e il grazie convinto di Toma all’ex ormai presidente della Giunta di centrosinistra.
“Non ho alcuna idea sulla composizione della nuova Giunta regionale. Devo vedere i risultati, sentire i partiti, le liste, poi decideremo”, ha detto il nuovo presidente della Regione Molise, Donato Toma (centrodestra) appena giunto il sala stampa per un commento al voto. “”La prima cosa che farò da presidente della Regione Molise sarà analizzare nel dettaglio i gangli della burocrazia regionale per capire perché i crediti delle imprese non si trasformano subito in liquidità” ha detto Toma ospite di Nicola Porro nel programma “”105 Matrix”” in onda su Radio 105. “”Io sono espressione di una coalizione di nove liste che hanno collaborato e fatto sintesi su di me e che hanno dato il risultato che volevamo. – ha aggiunto – E’ un risultato per il territorio perché adesso dobbiamo lavorare. Si può fare buona politica provenendo da formazioni tra virgolette tradizionali con propositi nuovi e con proposte realizzabili”.