CAMPOBASSO. Si aggiravano nella zona del cortile interno del carcere di via Cavour, ma non per beneficiare dell’ora d’aria. Il loro intento era infatti quello di raccogliere un involucro pieno di stupefacenti; un “dono” lanciato probabilmente dall’esterno della casa circondariale dal complice di turno.
A sorprendere i tre detenuti, smascherandone le mosche trame, sono intervenuti però gli uomini della Polizia Penitenziaria di Campobasso, che già da tempo teneva d’occhio i movimenti sospetti di alcuni ospiti della casa circondariale.
L’operazione, in realtà, è partita già da diversi mesi, con le meticolose indagini che hanno portato gli agenti – coordinati
dal dottor Mario Giuseppe Silla e diretti da Ettore Tommasi – a portare alla luce il misfatto e individuare i responsabili.
Il pacco, oggetto del desiderio dei tre detenuti, conteneva diversi grammi di stupefacenti: droga che, con ogni probabilità, sarebbe stata usata all’interno del presidio di via Cavour. La brillante operazione di Polizia ha però permesso di sgominare l’illecito e nelle prossime ore ogni dettaglio verrà approfondito.
Per i tre carcerati, intanto, è scattato il trasferimento in altre strutture detentive. Nei prossimi giorni saranno interrogati dalle autorità, a caccia di nomi ed elementi utili a individuare anche i complici che, dall’esterno, hanno usato questa singolare metodologia per portare la droga dietro le sbarre; le stesse che potrebbero vedere da molto vicino, quando il cerchio degli inquirenti sarà chiuso.
L’episodio in questione, ad ogni modo, non rappresenta una novità assoluta. Lo scorso 17 aprile, infatti, un’ampia operazione condotta dalla Polizia di Stato aveva fatto scattare perquisizioni capillari all’interno del carcere cittadino. Nella circostanza, le ricerche condotte avevano permesso di riscontrare la presenza di materiale sospetto che non avrebbe dovuto trovarsi all’interno della struttura.