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domenica 23 Marzo 2025
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Da Sorella ad Albanese, l’eterna vicenda del comando dei Vigili urbani

TERMOLI. Il dottor Massimo Albanese, dopo di essersi opposto ed avere vinto un contenzioso con il Comune (che l’aveva trasferito ad altro incarico apicale, ora avrebbe deciso di ‘non combattere più’. Si tratta dell’ennesima vicenda che ha sempre opposto questa figura giuridica all’Amministrazione, dagli anni di Sorella a quelli di Giacintucci, dal periodo di Sciarretta a questi di Albanese.

Per limitarci alle vicende più recenti, ricorderemo che la Guardia di Finanza fu inviata a Palazzo dalla Procura di Larino per acquisire delibere e determinazioni assunte per il coordinatore della Polizia municipale Rocco Giacintucci, a causa di alcuni esposti inviati dalla minoranza e non solo.

Quest’ultimo, che si confessò sempre sereno, definì gli esposti frutto di antichi veleni; anzi le procedure del concorso (che attendeva di giungere a buon fine) secondo l’allora Direttore generale Petrosino, erano esenti da vizi. All’epoca non mancarono provvedimenti disciplinari a carico di alcuni Vigili, conferimento di gradi, mancate attribuzioni ed un presunto ammanco di 1.500 euro di sanzioni amministrative dalle casse del Comando. Tutti segni di un malessere che avvolse, ancora più di oggi, il Corpo ed il Comune adriatico.

Il concorso era stato, in quel decennio, un albero che – pur avendo radici antiche e ben ramificate – non era mai riuscito a dare frutti; tanto che si era trattato della terza procedura in ordine di tempo, dopo le prime due sospese per vari motivi. Il primo avviso era stato bandito per un posto di comandante cui era stata legata pure la responsabilità della Protezione civile; cosicché, oltre ai canonici titoli di studio richiesti (laurea in giurisprudenza, oppure in scienze economiche o politiche), sarebbe andato bene pure un lauro conseguito in ingegneria. Al secondo bando, si cercava soltanto un Comandante e venne richiesta una laurea senza particolari specializzazioni. E fu questo il concorso tra i cui concorrenti si poterono annoverare illustri personaggi.

Formata la Commissione ed esaminati i titoli, i concorrenti ammissibili restarono solo in quattro.

La procedura venne portata avanti per un anno e mezzo; e, alla fine, una laconica comunicazione del dirigente per gli Affari generali riferì ai concorrenti superstiti che la Giunta si accingeva a deliberarne la sospensione. Le motivazioni di tale decisione non furono mai espresse, pur essendo di tutta evidenza. Addirittura il concorso era stato bandito, mentre Comandante del Corpo era ancora il capitano Sorella; ed alle perplessità di chi aveva inteso porsi (e porre) delle domande in proposito, fu risposto che ora si cercava un dirigente (non più un istruttore direttivo) da porre al vertice dei “berretti bianchi”.

Seguì l’era Sciarretta, ufficiale cui venne conferita la posizione organizzativa per la direzione del Servizio di Vigilanza, funzione ben distinta da quella di comandante (seppure esse possano talvolta coincidere nella medesima persona, sempreché formalizzate).

Di poi, le vicende che seguirono, l’acquiescente inerzia degli altri dirigenti comunali ed il ricambio amministrativo tra Montano e Greco portarono l’allora sindaco a chiamare in Termoli Rocco Giacintucci, assunto con una qualifica diversa da quella di Comandante della Municipale, ossia di coordinatore. Dopo di che si svolsero altre procedure concorsuali. Ma i dubbi che gli atti posti in essere non fossero esenti da vizi permasero.

L’amministrazione Di Brino scelse nel ruolo la dottoressa Alessandra Marchetti, poi trasferita per sua volontà all’Agenzia delle Entrate, nel frattempo maturarono i termini del concorso espletato anni prima, vinto da Antonio Valente, che rinunciò, dando via libera a Massimo Albanese.

In conclusione, questo concorso e questa figura ha sempre fatto discutere l’opinione pubblica e le stesse amministrazioni termolesi, visto per quanti anni se ne sono allungate le procedure, portando modifiche sostanziali ai bandi ed inserendo tra i requisiti possibilità poco praticabili.

Claudio de Luca