TERMOLI. “Adesso che il nuovo governo nazionale si è insediato ed inizia a muovere i primi passi lancio un appello, in veste di consigliere provinciale con delega al Bilancio, sulla situazione delle Province. Chiedo che si metta mano alla riforma Del Rio che, nel 2015, ha trasformato le province in enti di secondo livello cioè eletti da rappresentanti dei cittadini, in questo caso i sindaci e i consiglieri comunali. Una riforma che si è rivelata incompleta. Non solo per il taglio delle risorse che ne è seguito, ma perché le Province sono rimaste sostanzialmente un limbo pur mantenendo funzioni importanti come la gestione di 130mila chilometri di strade e di 5.100 scuole superiori. Il referendum renziano, che le avrebbe cancellate dalla Costituzione, non avrebbe portato a nessuna soluzione definitiva perché sarebbe stata necessaria comunque una legge successiva per re-distribuire quelle competenze tra Regioni e Città metropolitane.
Ora ci troviamo in una situazione di stallo e, paradossalmente, ogni giorno più grave. Abbiamo un ente che non è un ente dal punto di vista delle erogazioni statali ma che ha ancora competenze specifiche come la manutenzione di scuole e strade che, di fatto, versano in cattive condizioni e sulle quali non si può intervenire.
Chiedo quindi ancora una volta che si faccia chiarezza sul reale destino delle Province, è ora di prendere una decisione e assumere una posizione chiara: eliminare del tutto questi enti se li si ritiene inutili o comunque se non ci sono risorse economiche che ne consentano le regolari attività, oppure confermarne l’utilità e dare loro la possibilità di operare concretamente sul territorio attraverso finanziamenti adeguati”.