CAMPOBASSO. Il Consiglio di Stato mette definitivamente fine alla diatriba relativa alla nota vicenda dei fondi post sisma.
Nella conferenza stampa convocata dagli avvocati Zezza, Ruta e Romano, questi hanno illustrato l’epilogo dei contenziosi inerenti i fondi post sisma.
In particolare i legali hanno precisato che IV sezione del Consiglio di Stato, con le sentenze nn. 4248, 4244 e 4249 del 12 luglio 2018, ha definitivamente annullato gli atti con i quali la Regione Molise aveva dispostol’assegnazione dei fondi per la ricostruzione post sisma, in quanto la graduatoria era assolutamente priva di qualsiasi criterio di determinazione.
A tal uopo giova precisare che già un anno fa il Tar Molise aveva annullato gli atti regionali relativi all’attribuzione dei fondi post sisma per la riscontrata assenza di criteri di priorità nell’assegnazione delle risorse finanziarie stanziate dal Cipe nel 2011, sancendo l’illegittimità dei provvedimenti con i quali numerosi residenti (circa 40 ricorrenti delle aree del cratere di Larino, Bonefro ecc) erano stati estromessi dai finanziamenti o avevano viste sensibilmente decurtate le somme originariamente riconosciute per la ricostruzione delle abitazioni lesionate dal sisma
Ciò posto, Ruta, Zezza e Romano hanno precisato che le sopra citate pronunce del Consiglio di Stato sono immediamente esecutive, sicché sono pronte per essere messe in esecuzione e tale circostanza comporterà un notevole aggravio di costi a carico della Regione Molise che avrebbe potuto essere tranquillamente evitato se la Giunta Frattura, dopo la pronuncia del Tar, anziché proporre appello avesse inteso modificare i criteri di assegnazione delle somme seguendo le indicazioni della giustizia amministrativa.