X
martedì 18 Marzo 2025
Cerca

Sanità, Federico (M5S): extra budget, fusione Cardarelli-Cattolica e Neuromed le priorità

CAMPOBASSO. Antonio Federico, deputato del Movimento 5 Stelle alla Camera, è tornato a parlare di Sanità molisana, dopo aver visionato – tramite accesso agli atti – i verbali dei tavoli tecnici in programma nell’ultimo anno e mezzo a Roma con i ministeri della Salute e dell’Economia.

«Ne viene fuori un quadro sconcertante per la Sanità molisana – scrive Federico- Chiunque sarà il nuovo Commissario dovrà dare risposte su tre aspetti non ancora chiariti: come gestire il contenzioso e l’extrabudget con i privati accreditati con la Regione (Fondazione Giovanni Paolo II e Neuromed); quale la vision in merito alla fusione Cardarelli-Fondazione; come gestire il rapporto con Neuromed in virtù delle convenzioni con la Neurochirurgia che creano problemi con la rete delle emergenze. Su questi temi -ha aggiorno il grillino – dovrà pronunciarsi anche il governatore Donato Toma, a prescindere se sarà o no il Commissario della Sanità».

«Il Molise viene da un commissariamento che dura da quasi 10 anni – continua il deputato – e che ha questioni ancora aperte come il rapporto con i privati convenzionati. Purtroppo da un punto di vista politico i riferimenti restano sempre gli stessi cioè il gruppo di Aldo Patriciello che sosteneva la vecchia maggioranza di centrosinistra adesso sostiene la maggioranza di centrodestra. Il rapporto pubblico-privato in sanità, quindi, resta da controllare oggi come ieri. Dai verbali, in effetti, affiorano le perplessità del governo nazionale difronte al Piano Frattura e alla sua sudditanza al privato, perplessità che riguardano tutti i pilastri della riforma».

«Dalle carte – chiude Federico – emerge anche che la partita sul progetto di integrazione Cardarelli-Fondazione resta aperta. A marzo il Tavolo addirittura chiede che il protocollo venga rivisto.I verbali, inoltre, mostrano come tante battaglie del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale siano finite sul tavolo di Roma. Una è quella sull’Ota (Organismo tecnicamente accreditante) chiamato a decidere sulle strutture da accreditare ma che aveva al suo interno due nomi di emanazione di Fondazione e Neuromed in palese conflitto d’interessi. Oppure la vicenda dei 60 posti letto alla Fondazione Pavone di Salcito che si occupa di riabilitazione extraospedaliera e che fa parte della galassia Neuromed. La struttura commissariale dice che si tratta di autorizzazioni che spettano ad Asrem e non al Commissario. Questi aspetti sono sconosciuti ai molisani. Ma oggi comincia un’operazione verità che continuerà nei prossimi giorni. Il ministero della Salute aprirà una pagina web che permetterà di leggere tutti i verbali del tavolo tecnico. Una cosa è certa: a Roma la musica è cambiata. Non vogliamo demonizzare il privato ma non possiamo organizzare la rete ospedaliera svilendo il pubblico. Non esiste».