SAN SALVO. Anche il Molise presente con la pampanella di San Martino in Pensilis a San Salvo.
Un grande successo di pubblico e consensi per questa prima edizione del Prodotto Topico a San Salvo.
Oltre 40 espositori provenienti da realtà geografiche diverse, hanno accolto e dato vita ad una serata all’insegna della scoperta di antichi e nuovi sapori. La curiosità era l’ingrediente principale, tra i numerosi visitatori che si sono riversati per le vie del centro storico sansalvese, per i cibi offerti dal Prodotto Topico. Una curiosità che non ha tradito le aspettative, perchè seppur ci siano stati dei vincitori, ieri ha vinto tutto il buon cibo, quello della tradizione, della cottura lenta e della sapienza antica.
Vincitori di questa prima tappa e nominati per la finale nazionale che si terrà a fine agosto a Pollutri sono stati: tra i primi piatti le “Sagn a lu cutteur” di Castiglione Messer Marino, tra i secondi piatti “La Pecorara” di Celenza sul Trigno, e tra i prodotti/dolci “La frutta della Vallata di San Salvo”. Soddisfatta la giuria, “L’idea di una gara tra i prodotti della tradizione del nostro territorio nacque in una serata tra amici nel 2011, la disputa era, quale tra le preparazioni della porchetta di Fresagrandinaria e Lentella, fosse la migliore, ricorda Graziano Marcovecchio membro della giuria – è inutile dire che non ne venemmo mai a capo.
Orazio Di Stefano ha avuto la capacità di far diventare quell’idea un successo”. Il cibo quello prodotto in modo lento, frutto della storia e delle tradizioni della loro comunità ha vinto “Nel pieno spirito del Topico con i tre piatti prodotti che accedono alla finale, vincono tre comunità che hanno portato al centro della loro partecipazione il senso della loro identittà – aggiunge Raimondo Pascale di Slow Food del Vastese – Le Sagn a lu cutteur realizzate richiamando la ritualità della condivisione di quello che c’è. Il gesto di mangiarle con le mani nella stessa “callar” in cui venivano preparate narrano di una Comunità che sapeva essere solidale.La “Pecorara” piatto dei pastori che nei tempi lunghi e lenti della transumanza si dedicano con pazienza (diverse ore di lenta cottura) alla sua preparazione. Sì utilizzava un capo che sopravviveva alla fatica con le erbe dei campi e dei tratturi attraversati.
La frutta della Vallata del Trigno oggi icona di una agricoltura che ha saputo trasformarsi, innovando regole antiche con quella della nuova impresa. Frutti che sono frutto dei metalmezzadri nuovi imprenditori agricoli. I qualificati della serata si sono segnalati proprio per l’impegno di ” intere comunità” che insieme hanno proposto il loro saper fare e saper essere. Un percorso quindi propriamente nel segno di Slow Food e del cibo Buono Pulito Giusto ed assolutamente Topico.“, conclude Pascale.
Grande soddisfazione per tutti i vincitori ma soprattutto per il Comitato feste San Vitale che ha organizzato lo stand della frutta della Vallata, con la frutta di piccoli e grandi produttori come l’Euro-ortofrutticola del Trigno, che devolveranno l’incasso per la festa del santo patrono di San Salvo del 2019.
Un successo indubbiamente per Orazio Di Stefano e della sua formula, che da cinque anni investe tempo e passione per valorizzare la cultura dei piccoli borghi, soddisfacendo le aspettative dei piccoli produttori che partecipano con i loro prodotti e dei commercianti dei centri che ospitano per il rispetto dei rispettivi ruoli, valorizzando anche le realtà di volontariato locali come quella degli Scout, che hanno aiutato nell’allestimento degli stand (il cui compenso verrà utilizzato per finanziare le innumerevoli iniziative del gruppo sansalvese) e della Croce Rossa sezione di San Salvo.