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venerdì 9 Maggio 2025
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Contro la paura del futuro: a Termoli si apre l’Urban Center

TERMOLI. Contro la paura del futuro. E’ questo il concetto espresso alla base dell’Urban Center, che ha aperto i battenti ieri sera a Termoli, alla Torretta Belvedere.

La cerimonia è avvenuta all’ingresso del Borgo antico in presenza del sindaco Angelo Sbrocca, di alcuni assessori come Gallo e Ferrazzano, della presidente del Consiglio comunale Vigilante, di consiglieri come Scurti, Giuditta e Orlando – tutti presidenti di Commissione – e dalla ditta De Francesco, col titolare Franco, è stato inaugurato l’Urban Center. Presenti anche i progettisti.

Un posto dove i cittadini e i turisti potranno essere informati sui futuri progetti pubblici della città .

Come Torino Bologna Milano anche Termoli avrà il suo Urban Center.

L’urban center rappresenta uno degli obiettivi della trasparenza perseguiti fin dall’inizio dall’ amministrazione Sbrocca è stato anche un’esigenza emersa dal Dibattito Pubblico. “La città cambia continuamente e Termoli è notevolmente cambiata dal dopo guerra ad oggi senza che mai i cittadini fossero messi al corrente di progetti e programmazione”. Da oggi per la prima volta i cittadini potranno seguire passo per passo quelli che sono i progetti in corso, quelli in via di realizzazione e quelli già realizzati” queste le parole del sindaco Angelo Sbrocca.

Un grande spazio all’interno dell’Urban Center è dedicato al progetto di riqualificazione del centro di Termoli. L’architetto Cristina Daries, responsabile dell’Urban Center, ha spiegato che il progetto è esplicitato attraverso aree tematiche con pannelli dedicati: il sistema delle piazze (piazza Sant’Antonio e villa Sant’Antonio, piazza della Marina, piazza Monsigno d’Agostino e via Roma), il passante, le attività culturali (teatro sul mare, area gioco per bambini, area per spettacoli esterna), attività turistico ricettive (ricavate nella porzione soggetta a progetto di variazione rientrante nella deliberazione di Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2018, parcheggio multipiano (cinque livelli sotterranei divisi tra pubblico e privato).

“L’urban center – ha detto l’architetto d’Aries – prevede anche i pannelli relativi ai progetti del centro polifunzionale di contrada Mucchietti, la riqualificazione del lungomare nord, il museo Macte, il nuovo piano regolatore del porto e il nuovo impianto sportivo in via Sandro Pertini, ma ovviamente continuerà ad arricchirsi”.

I prossimi progetti che saranno esposti all’Urban Center riguardano: la riqualificazione del Parco comunale e della piscina del parco, la viabilità con tutto il nuovo sistema di rotonde e il piano degli asfalti, i progetti già realizzati del Corso Nazionale, la riqualificazione del terzo corso e via Dante, la riqualificazione degli edifici scolastici come ad esempio la ’Scuola Maria Brigida’ e i due ecocentri (Sinarca e via Arti e Mestieri).

Presto infatti l’Urban Center sarà dotato anche di tablet per la navigazione del SIT (Sito Interesse Territoriale) altro strumento di trasparenza nato qualche mese fa e dedicato a cittadini e professionisti che desiderano informarsi sui processi e i progetti di Urbanistica.

“L’Urban center diventa luogo di incontro e confronto per i professionisti – ha spiegato il primo cittadino Angelo Sbrocca – al di là della possibilità di fare formazione, come già accade nelle altre città che hanno un Urban Center”.

Molti cittadini ieri sera si sono recati all’inaugurazione “è molto bello spero che si realizzi al più presto” ha detto una signora all’assessore Pino Gallo.

Non bisogna aver paura del futuro è dei suoi relativi cambiamenti.

La paura di quello che non conosciamo è un sentirmi radicato troppo spesso nell’uomo.

Bisogna avere fiducia nel cambiamento, se non fosse stato così le donne laverebbero ancora i panni a mano ,useremmo ancora le pietre focaie per accendere il fuoco,le grandi metropoli non avrebbero le metropolitane che permettono di percorrere lunghe distanze in poco tempo.

Una volta qualcuno ha detto “Mi interessa molto il futuro: è lì che passerò il resto della mia vita”.