X
giovedì 12 Giugno 2025
Cerca

Tempesta perfetta, naufragio scampato dal campione olimpico Daniele Scarpa

TERMOLI. Una cordialità assoluta, quella del campione olimpico di canoa Daniele Scarpa, tra gli artefici nel 1996 assieme ad Antonio Rossi e Beniamino Bonomi di una Olimpiade da record per l’Italia, che quasi raddoppiò il bottino di 4 anni prima a Barcellona e nel computo totale aggiungendo gli altri fantastici Giochi di Lillehammer del 1994 fece arrivare l’Italia al settimo posto del medagliere aggregato per nazionali.

E’ un colosso alto 191 centimetri, con al collo medaglie olimpiche e mondiali. Parliamo dell’ex canoista Daniele Scarpa, veneziano classe 1964, che ha conquistato alle Olimpiadi di Atlanta, le migliori di sempre per gli azzurri, l’oro in coppia con Antonio Rossi (nel K2 1000 m) e l’argento per soli 3 centesimi con Beniamino Bonomi (nel K2 500 m). Ha vinto anche due titoli mondiali nel 1995. Daniele Scarpa si trova a Termoli da domenica sera, quando è scampato a un vero e proprio naufragio. Era con lo skipper e un altro amico a bordo di un Formosa 56, ribattezzato Desire, barca da 25 tonnellate e lunga 18 metri, che nonostante la stazza ha rischiato brutto durante la fortissima burrasca di domenica pomeriggio, quella che ha portato la bomba d’acqua a Termoli e sulla costa molisana. Intorno alle 15 si trovava a 3 miglia dalla costa, in direzione Vieste, dopo essere partito da Vasto.

La tempesta li ha fatti sballottare di qua e di là e ha messo a rischio il grosso natante. Il gommone che avevano al seguito, assicurato con cime spesse, si è perso tra onde alte 5 metri. Conoscendo bene la navigazione sono riusciti a rimanere in rotta, impiegando circa 4 ore per approdare all’ormeggio del porto turistico Marina di San Pietro, con danni evidenti allo scafo e alle vele. Stamani Scarpa e i suoi amici ripartono per Vasto, quindi faranno spola sulle Isole Tremiti e da lì rotta sulle isole croate, per poi arrivare a ottobre alla Barcolana di Trieste. Daniele Scarpa è protagonista di un progetto interessante che si chiama Desire e si rivolge ai disabili e non solo.

Ieri mattina hanno denunciato lo smarrimento del gommone alla Capitaneria di Porto termolese, trovando cortesia e disponibilità all’ufficio marittimo di zona. «Stiamo sistemando Desire dopo le ore trascorse in mezzo alla tempesta di domenica – ci racconta il campione olimpico – fortunatamente avevamo solo Marc a bordo, in questi casi dover gestire l’eventuale panico a bordo sarebbe stato alquanto critico. Ergo se non si è preparati al vento e alle onde… Abbiamo avuto solo piccoli danni alla tormentina e leggere scuciture alla randa attacco gallocce.

Desire è uno scafo da oceano, non ha risentito di nulla. Devo rifare i paglioli della delfiniera che si sono rotti e strappati nell’affrontare di prua le onde di oltre 5 metri. Abbiamo avuto una situazione simile a quella avvenuta nel litorale il 10 agosto 2017». Intanto, sempre con Scarpa, veniamo a sapere che il Team “Barracuda” di Termoli, del locale circolo Canottieri, domenica sarà a Pescara per la grande sfida su queste imbarcazioni-scialuppa (la stessa con la quale si vinse il trofeo dei nautici a Termoli con I. T. N. Sebastiano Venier Venezia. Io e Roberto Busetto eravamo capovoga dell’equipaggio, nell’anno 1985), anche loro con www.progettodesire.it».