BOJANO. Gli infiniti contatti di Ezio Varrassi, quasi ubiquo, ci permettono di documentare anche le nefandezze commesse ai danni dell’ambiente tra Molise centrale e Matese.
Un sopralluogo compiuto nella mattinata di oggi assieme all’operatore dell’Arpa Molise Marco Pasquale, ha scovato un sito dove ci sono stati roghi abusivi e illeciti.
La violazione della normativa ambientale e l’attacco alla natura sono avvenuti lungo il torrente “il Rio”, a poche centinaia di metri dalla SP 49. «Siamo in un’area verde, compresa tra Bojano e Monteverde. I rifiuti sono urbani (vetro, plastica, vestiti, lattine, etc.), pneumatici, guaine catrame, amianto.
Gli pneumatici sono i combustibili per eccellenza in questa zona. Purtroppo a Bojano ci sono diverse aree utilizzate per bruciarli e non smaltirli come la legge impone – spiega Pasquale –
Inutile dire i rischi di emissioni e inquinamento del suolo (ceneri, PCB-policlorobifenili, IPA-idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, diossine, etc), siamo comunque in zona a non più di un km da frazione Monteverde e dal centro di Bojano. Gli accertamenti riguardano ovviamente la perimetrazione dell’area, il riconoscimento delle principali tipologie di rifiuti parzialmente combusti. Segue la segnalazione e la denuncia a carico di ignoti. La combustione illecita è un reato penale 256 bis del dlgs 152/06.
Trattandosi di una tipologia particolare è necessario fare un campione e fare il test di cessione. A seguito dei risultati potrà essere correttamente smaltito. Questa operazione è solitamente di competenza di chi viene incaricato dello smaltimento».
Insomma, l’ennesimo scempio perpetrato ai danni di un paesaggio e di un ambiente naturale di pregio, che rappresenta la vera ricchezza del Molise.