TERMOLI. L’abbiamo preannunciata a più riprese, ma meritava. Senza ombra di dubbio. Portare a Termoli, nel cuore dell’estate termolese, seppur in un contesto più esclusivo come quello di Villa Livia, attori e artisti del calibro di Ugo Pagliai, Edoardo Siravo e Davide Cavuti – nel solco della tradizione felicemente inaugurata da Stefano Leone a Termoli.
E così anche la serata di gala Identitas, premio nazionale alla Cultura, ha rappresentato il trionfo di una idea e diciamo anche della credibilità spesa a livello assoluto da chi è capace di intercettare persino mostri sacri.
Sono state più di 500 le persone che hanno vissuto lo scorso 20 agosto l’evento magico e trionfare, che si candida a diventare serata cult dell’estate termolese e chissà, magari dal prossimo anno inserita anche ufficialmente nel cartellone di eventi.
Passerella di personaggi e di pillole di talento proposte in un’atmosfera che solo Stefano Leone sa creare, unica per originalità e bravura degli interpreti, emozioni suscitate e partecipazione.
Attori, musicisti e ballerini di livello nazionale ma apprezzati anche all’estero.
A fare da cornice all’evento l’alveo incantato di Villa Livia dove, tra applausi a scena aperta, commozione ed emozione, la manifestazione si è celebrata.
A rompere il silenzio è la voce vernacolare dell’artista Nicola Di Pardo, al quale è dedicata l’iniziativa, parole vive che riverberano in tutta l’affollatissima sala il colore e la nostalgia della coscienza della memoria. Così la ballerina Giusy Fanaro del Centro Danza di Termoli, sulle note di Amapola, come un angelo, muove le ali della vita attorno alla sedia del poeta e pittore scomparso.
Dopo il breve saluto di Stefano, le preziose e apprezzate testimonianze di Antonio D’Ambrosio, Errico e Liberato Russo, il saluto del sindaco Angelo Sbrocca e la premiazione alla memoria di Nicolino Di Pardo, nelle mani della figlia Anna e dei fratelli Antonio e Liberata, in rappresentanza dell’intera famiglia.
A riscaldare il clima già denso di pathos ci pensano tre musicisti di livello eccelso del calibro di Javier Girotto al sax, Martin Diaz alla chitarra e Davide Cavuti alla fisarmonica, che eseguono brani da sogno per capacità interpretativa, espressiva, bravura tecnica e raffinatezza dello stile: in perfetta simbiosi musicale.
Coinvolgente e ammaliante, l’attore di origine molisana Edoardo SIravo viene premiato per l’interpretazione come migliore attore protagonista nel film «Un‘avventura romantica».
L’ottimo Siravo, recita con successo e tra gli applausi anche liriche eccelse del nostro grande poeta Nicola Di Pardo.
Il maestro, regista e compositore cinematografico e teatrale Davide Cavuti riceve il Premio in veste di regista per il docu-film «Preghiera», presentato al Festival di Venezia e Toronto e premiato recentemente in Turchia. Davide Cavuti dedica il Premio al dottor Gabriele Antinolfi, dirigente del centro sperimentale di cinematografia di Roma, che, presente in platea, sale sul palco donando parole di sincero apprezzamento.
Così come la dottoressa Paola Rosmini, autrice televisiva nazionale, accompagnata dal marito avvocato Mimmo Bruno e chiamata da Stefano in veste di premiatrice.
La serata si tinge di profondissima gioia con l’ingresso in scena del re del teatro italiano Ugo Pagliai.
Il pubblico, davvero emozionatissimo, si alza in piedi a tributare un lungo applauso al grande maestro premiato per il Teatro, nell’arco di una straordinaria e impareggiabile carriera, costellata da innumerevoli successi e suggellata da interpretazioni magistrali. Non solo teatro, è doppiatore sopraffino e ha ottenuto anche enormi consensi al cinema e negli sceneggiati televisivi, che oggi si chiamano fiction.
Pagliai incanta e loda il nostro poeta Nicola Di Pardo e alla fine si produce in un gradevolissimo scambio poetico con l’attrice termolese Antonella Pacifico.
A seguire, l’intervento del professor Angelo Malinconico per l’anteprima di un nuovo libro e di Danilo Sarchione e Alfredo Mastrogiuseppe per l’annuncio di una nuova pubblicazione.
Premiati anche, alla presenza di Ugo Pagliai, Trt Radio Termoli dei fratelli Massimiliano e Marcello Orlando e Daniela Battista per la Casa del Libro, nonché l’imprenditore Gianluca Scutti, che ha comunicato la sua assenza per un imprevisto.
Tra le autorità presenti oltre al sindaco Sbrocca, la consigliera regionale Aida Romagnuolo e i consiglieri comunali Michele Marone e Mario Orlando.
Per le autorità militari, dell’Arma dei Carabinieri, il comandante di compagnia, maggiore Fabio Ficuciello, e il comandante di stazione di Termoli, luogotenente Filippo Cantore.
Per le autorità marittime, il comandante della Capitaneria di Porto di Termoli, Capitano di Fregata Francesco Massaro, accompagnato da un giovane ufficiale.
Apprezzati anche gli interventi di Antonio Mucci che in previsione di una serata dedicata alla poesia in termolese ha declamato versi di Giuseppe Perrotta e di Concetta Mucci, che ha letto brevi e toccanti parole dedicare a Nicolino Di Pardo da parte dell’amico Gigi Rosati.
La serata si è chiusa coi ballerini Raffaele Oliva e Giusy Fanaro per l’omaggio a uno dei più grandi poeti e pittori della comunità molisana.
Applausi e complimenti per un evento unico la cui emozione ha raggiunto i convenuti, dai familiari di Nicolino presenti, ai numerosi amici, alla compagna Enza presente in sala, agli estimatori della verità e della cultura. Particolarmente belli i premi scelti costituiti da sculture realizzate ad hoc da Mario Guerra e stampe di Nicola Di Pardo, tratte dalle opere editoriali di Stefano Leone.