TERMOLI. Il cosiddetto “Decreto Dignità” (decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87) approvato dal Consiglio dei ministri con l’obiettivo di combattere il lavoro precario, contiene anche alcune norme sul gioco d’azzardo e sulle slot machine. Vediamo in questa guida quali sono i principali provvedimenti in diversi ambiti.
Decreto Dignità: contenuto normativo
Uno dei primi provvedimenti del Governo Conte è dunque il Decreto Dignità, il quale contiene diversi interventi in vari ambiti:
- proroga assunzioni under 35enni al 2019 e 2020;
- possibilità di ricorrere ai PrestO, i buoni per il pagamento del lavoro occasionale introdotti lo scorso anno dal Governo Gentiloni in sostituzione dei voucher;
- riduzione a 12 mesi della durata massima dei contratti a tempo in assenza di una causale;
- esonero della disciplina dello stop&go, cioè l’interruzione tra un contratto a termine e un altro per il lavoro in somministrazione;
- rafforzamento degli organici dei centri per l’impiego;
- contrasto alle delocalizzazioni aziendali;
- vietata la pubblicità del gioco d’azzardo, disposizione ben accolta dalle associazioni che lottano contro la ludopatia;
- i concessionari di slot machine avranno tempo fino al 2020 per dotare i propri apparecchi di un lettore di tessere sanitarie per limitare al massimo il gioco ai minorenni. Le slot machine online non subiranno modifiche giacché in quei casi è necessario certificare in anticipo la propria maggiore età;
- nell’istruzione pubblica, proroga dei contratti fino al 30 giugno 2019 e un concorso straordinario per risolvere il problema dell’occupazione degli insegnanti diplomati prima del 2001-2002;
- obbligo di e-invoice o fattura elettronica rinviato al primo gennaio 2019. Fino a fine 2018 le Partite Iva potranno continuare ad utilizzare la carta carburante;
- superamento del redditometro ed eliminazione dello spesometro per i produttori agricoli assoggettati al regime Iva agevolato;
- proroga della norma sulla compensazione, anche per il corrente anno fiscale, delle cartelle esattoriali in favore delle imprese e dei professionisti che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione;
- cancellazione della normativa, introdotta dal primo gennaio 2018, riguardante l’introduzione della possibilità per le società dilettantistiche sportive di trasformarsi da società no-profit a Società Sportive Dilettantistiche Lucrative (Ssdl);
- elevazione dal 14 luglio 2018 dei limiti minimi e massimi dell’indennità di licenziamento a 6 e a 36 mensilità, con l’obiettivo di rendere più oneroso il licenziamento illegittimo per i datori di lavoro. Si ricorda che gli imprenditori che non eccedono il requisito dimensionale di 15 dipendenti la misura dell’indennità di licenziamento viene portata a 3 e a 6 mensilità.