TERMOLI. Prima l’uscita in mare aperto, quindi l’asta telematica al Mercato ittico e infine il pesce fresco dell’Adriatico a disposizione dei consumatori finali o dei ristoratori.
Come ogni anno alla fine del fermo biologico sulla pesca, nel primo giorno utile dopo il ritorno in mare ci rechiamo presso i mercatini del pesce, San Timoteo e via Inghilterra, per renderci conto di persona della qualità del prodotto fresco e quale sia il livello dei prezzi.
Questa volta, purtroppo, il bastone tra le ruote ce lo ha messo il meteo che, dopo due mesi di calma piatta (o quasi), si è ricordato di imbizzarrirsi proprio ieri pomeriggio, dopo nemmeno 12 ore dalla ripresa della pesca, costringendo così tutta la flottiglia a far ritorno in porto senza quel carico che era atteso.
I pescivendoli si lamentano per questo e non hanno molti motivi di essere soddisfatti per le vendite anche se movimento c’è stato.
«Ero venuto al mercato – dice un cliente – con una gran voglia di poter riassaporare del buon pesce fresco appena pescato, ma sono rimasto deluso non trovando quello che desideravo, peccato, ora spero per sabato di prendermi una bella rivincita».
Una signora invece lamenta altro. «Sono venuta presto, ho trovato pesce fresco per fare un brodetto, ma i prezzi non sono ancora da post fermo, speriamo fra qualche giorno si abbassino».
Un pensionato invece anelava le triglie più piccole, «Avevo una gran voglia di “Trijezzole” da fare fritte e mangiarmele senza buttare nulla e invece devo aspettare».