PETACCIATO. Ci siamo occupati svariate volte dei disagi vissuti dai pendolari che raggiungono il posto di lavoro in autobus.
L’ultima protesta viene dai lavoratori che da Petacciato si spostano alla zona industriale di Termoli.
Un loro video, con tanto di ombrello aperto nel torpedone Atm, è finito sul sito delle Iene.
«Siamo un gruppo di pendolari diretti allo stabilimento della Fiat di Petacciato e da quasi un anno lottiamo contro le istituzioni – esordisce Angela Casalanguida, portavoce dei pendolari, nel video che potete vedere qui sopra – oggi è una giornata di pioggia e nell’autobus cola l’acqua piovana – spiegano – c’è chi per ripararsi ha addirittura aperto l’ombrello.
E tutt’attorno si possono notare i sedili totalmente inzuppati. Ma dalle immagini che ci inviano i pendolari pare che il problema a bordo riguardi anche la sicurezza. Per poter partire, il conducente ha dovuto chiudere la porta con dei fili altrimenti rimaneva aperta. Vorremmo sapere chi ha fatto le revisioni di questi autobus che sono stati acquistati dagli altri Stati dove erano dismessi. Noi abbiamo fatto le nostre rimostranze chiamando a intervenire la Regione e i Carabinieri, ma continuiamo ad avere questi disservizi. Siamo disperati, se ci potete dare una mano aiutateci!»
Su questa iniziativa è intervenuto oggi il segretario provinciale della Uilm, Francesco Guida, che commenta così l’iniziativa dei pendolari alle Iene:
«Ancora una volta, i lavoratori molisani sono letteralmente costretti a mettere a serio rischio la loro incolumità per raggiungere la zona industriale di Termoli, il proprio posto di lavoro.
Infatti, nonostante le continue sollecitazioni fatte nel tempo agli enti preposti in materia di sicurezza, (anche dalla nostra Organizzazione Sindacale), i lavoratori sono costretti a inviare una video-denuncia ad un noto programma Tv per dar voce alla loro protesta .Non è più giustificabile avere questi continui disservizi in un silenzio preoccupante. Ci chiediamo quando la politica Molisana metterà seriamente sul tavolo una vera azione di lungimiranza legata ai trasporti e alle infrastrutture che rappresentano e sono indispensabili per creare non solo il presente, ma il futuro dal punto di vista industriale e soprattutto di comunità.
Il nostro auspicio è che la coscienza ed il senso di responsabilità prima o poi possano prevalere perché la sicurezza non si fa solamente installando tutor ma attraverso l’utilizzo di mezzi efficienti ed infrastrutture adeguate».