X
giovedì 13 Marzo 2025
Cerca

Al Castello Svevo la mostra commemorativa sulla “Grande Guerra”

TERMOLI. Inaugurata questa mattina al Castello Svevo la mostra fotografica commemorativa dei 100 anni della Prima guerra mondiale 1915/1918, 300 gli scatti fotografici donati dal nonno di Gaetano Ricci di Larino, che hanno caratterizzato quegli anni di conflitto bellico molto tragici.

La mostra organizzata dal Circolo fotografico Frammenti e dal Progetto cultura durerà fino al 5 novembre.

Davvero molto interessante anche la ricostruzione degli scenari come la trincea e le divise dell’epoca.

Il presidente della sex regionale dei Bersaglieri Tonino Sappracone, per l’occasione, ci ha fatto pervenire un suo manoscritto, un nuovo paladino della cultura popolare termolese Sebastiano Di Pardo: «In varie occasioni ho sollevato le pessime condizioni del Castello Svevo che necessita di interventi d’urgente manutenzione per non dire addirittura ristrutturazione.

Un serio regolamento dovrebbe disciplinare gli eventi che vi si organizzano e, al fine di evitare che chiunque guidi e racconti storie ai visitatori, bisognerebbe una volta per tutte controllare e reclutare le persone abilitate davvero per queste mansioni.

Ritengo sia inconcepibile da parte degli assidui frequentatori: guide, associazioni o il comune stesso che prende denaro per i matrimoni, maltrattare il castello in questo modo.

Per allestire una mostra confidando a priori di far bella figura occorre chiamare l’impresa di pulizie!

Comunque, nonostante le pietose condizioni in cui versa l’amato castello federiciano, quest’ultimo è protagonista di un’ospitata esemplare.

Comincia oggi, infatti, la cinque giorni dedicata al centenario dal primo conflitto mondiale.

Un patrimonio inestimabile messo a disposizione dei visitatori dal proprietario Gaetano Ricci.
Per la prima volta in questa città, attraverso fotografie inedite e musiche a tema, l’attento osservatore viene catapultato direttamente nel triste scenario della guerra che fu».

Paiono addirittura attimi rubati sul set di un film di guerra, solo la fine del percorso farà tornare alla realtà e ci si rende conto dell’autenticità e della crudeltà di una guerra.

Inutile la nota sull’immenso Liberato Russo e del suo staff che puntualmente stupisce sempre!
L’iniziativa è organizzata dall’associazione Progetto Cultura e dal Fotocircolo Frammenti.