X
giovedì 5 Giugno 2025
Cerca

Condanna per tentato riciclaggio, Mileti: ribalteremo la sentenza in appello

TERMOLI. Di ieri la notizia della condanna e di oggi il commento dell’avvocato Joe Mileti in merito alla condanna emessa dal Tribunale di Roma nei confronti di Raffaele Valente + 4, che da noi interpellato precisa: «Raffaele Valente ha acquistato la discarica di Bucarest nel 2008 dal Tribunale di Bucarest rispondendo ad un’asta pubblica internazionale. Valente si trovava in Romania perché aveva avviato un’altra importante iniziativa immobiliare di 2.000 alloggi vicino all’aereoporto di Bucarest.

L’Amministratore Giudiziario Cappellano, paventò nel 2008 che ci fosse un disegno criminoso di Valente ed altri imprenditori contro l’Ente Confisca di Palermo in quanto la società proprietaria della discarica era controllata, prima della messa all’Asta, da una società, Agenda 21, partecipata per il 25,5% dalla società Sirco di cui era socio anche il Ciancimino Massimo.

La Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, coordinata dall’allora sostituto procuratore dottor Antonio Ingroia, indagò sulla vicenda per tre anni. Al termine delle indagini chiese per 4 volte l’archiviazione perché il fatto non sussiste.

Nel frattempo sia il Tribunale di Bucarest che la Procura Generale presso la Cassazione di Bucarest sentenziavano che tutta l’operazione intervenuta in merito all’acquisto delle quote societarie della discarica era regolare.

Valente denunciò nel 2011 sia Seminara Cappellano, Amministratore Giudiziario, che la dottoressa Saguto, Presidente del Tribunale della Prevenzione di Palermo, la quale aveva emesso un decreto di sequestro.

Ad oggi sia la dottoressa Saguto che l’avvocato Cappellano risultano essere imputati in Caltanissetta con accuse molto gravi e la dottoressa Saguto ha subito anche il procedimento dinanzi al Csm.

La Procura di Roma nel 2012 ha riaperto una indagine parallela a quella di Palermo riproponendo un’accusa sulla falsariga di quella di Palermo ed ha imputato i 5 imprenditori per il reato di tentativo di riciclaggio.

Durante il corso del processo è stata ampiamente dimostrato che Valente Raffaele non ha mai avuto alcun rapporto, di nessun genere, con il Ciancimino al contrario di quanto viene riportato dalle testate giornalistiche che sulla questione non hanno alcun riferimento specifico per poter affermare l’esistenza di qualsivoglia rapporto del Valente con il Ciancimino. Nessun rapporto illecito è emerso tra i coimputati e con tutti coloro che stavano a lui vicino nella vicenda de quo.

Il Valente è stato difeso dal sottoscritto e per buona parte del processo anche dall’avvocato Antonio Ingroia il quale, come detto, aveva vissuto direttamente le indagini di Palermo e ben conoscendo la verità e l’estraneità del Valente ha ritenuto di assumere la sua difesa.

Nostro malgrado e con estrema sorpresa il Collegio Giudicante ha recepito il teorema della Procura di Roma condannando i 5 imprenditori senza intaccare la società Ecorec che possiede la discarica.

Siamo in attesa di leggere le motivazioni che giustificherebbero la sentenza la cui condanna la si ritiene assolutamente ingiusta e c’è la ferma convinzione di ribaltare il giudizio in appello presso cui ricorreremo nei termini di legge.

Verrà finalmente fatta giustizia che dimostrerà che il Valente è totalmente estraneo alla vicenda processuale così come già chiarito in Romania con le sentenze e decreti emessi sulla questione dalle autorità giudiziarie rumene e passate in giudicato.