TERMOLI. Il devastante incendio che ha semi-distrutto la cattedrale di Notre-Dame a Parigi ha visto anche nostri concittadini vivere da vicino questo terribile avvenimento.
“Questa tragedia ha sconvolto tutti! Indipendentemente dalle religioni, dai vari culti. Notre-Dame è stata e sempre sarà la storia di Parigi”.
Sono queste le dichiarazioni di Erika Sallustio, termolese trapiantata in Francia, precisamente a Parigi, e che in queste ore soffre la situazione tragica che è avvenuta nella Cattedrale di Notre Dame, nel cuore parigino.
Cosa è accaduto ancora non si sa. “Dobbiamo aspettare le indagini. La gendarmerie, le istituzioni, al momento, non possono effettuare sopralluoghi approfonditi perché la struttura è ancora a rischio crollo. La cosa certa è che l’incendio è partito dalla charpente, dove stavano effettuando i lavori di manutenzione”.
Al momento, quindi, viene escluso il dolo. Sulla discussione dei soccorsi, Erika ci dice che “utilizzare i Canadair sarebbe stato ancora più disastroso. Il getto d’acqua troppo potente avrebbe potuto far crollare tutta la cattedrale”.
Un evento triste e tragico che ha colpito il mondo intero. Notre-Dame è il simbolo del cattolicesimo francese ma anche mondiale. Una struttura imponente che da più di 800 anni vive ed esiste nel cuore dei parigini. Tappa ambita da visitare dai turisti che, per ore, si mettono in fila per poter entrare a osservarne la maestosità.
“La sensazione è di enorme dispiacere- continua Erika- ovviamente sono 800 anni di storia che se ne vanno; mi piangeva il cuore di fronte a certe immagini. Allo stesso tempo, devo dire che, ogni giorno nel mondo succedono disastri naturali per mano dell’uomo e non, e a volte non se ne parla cosi tanto come si dovrebbe.Ma guardando il lato positivo possiamo dire che fortunatamente non ci sono state vittime”.
Un pezzo di storia che, per chi ama anche i classici Disney, tante volte è volato con la fantasia tra quelle mura per vedere il Gobbo, i Gargoyles. Tante volte siamo arrivati lì con la fantasia sperando un giorno di poterla visitare, per vivere le emozioni che ha sempre suscitato in noi. La ricostruzione sarà lunga, ma già si è accesa la macchina umanitaria, tra collette e donazioni. Perché la Cattedrale possa tornare a splendere più bella di prima.