TERMOLI. Con l’eccezione del consigliere Vincenzo Sabella, maggioranza assente, al di là del presidente Manuela Vigilante, oggi in aula per la prima convocazione del Consiglio comunale sull’approvazione dei debiti fuori bilancio del Comune di Termoli. Per la minoranza, invece, presenti Nick Di Michele, Annibale Ciarniello, Antonio Di Brino, Michele Marone, Francesco Rinaldi, Daniele Paradisi e Paolo Marinucci.
Su questa seduta, aggiornata a domani, l’Audit civico Termoli «Nell’annunciare il consiglio comunale – convocato d’urgenza – per discutere i debiti fuori bilancio siamo incorsi in una svista, indicando la data odierna, mentre in realtà l’argomento è all’ordine del giorno del consiglio, in prima convocazione, il 3 maggio alle ore 10 oppure, in seconda convocazione, il 4 maggio alle ore 11.
Nel consiglio di oggi – spostato a domani per mancanza del numero legale – si dovevano invece trattare le variazioni al bilancio finanziario di previsione 2019, approvate dalla giunta comunale con la delibera n. 44 del 1° marzo 2019.
Ci scusiamo per la svista, ma ciò non cambia in alcun modo i contenuti del nostro precedente comunicato, in riferimento al reiterato ricorso da parte dell’amministrazione comunale ai debiti fuori bilancio, determinati in larghissima parte da sentenze esecutive, per le quali non sono state accantonate adeguate risorse in caso di soccombenza.
Rilievo questo pervenuto a gennaio anche dalla Sezione controllo della Corte dei conti di Campobasso, con la deliberazione 1/2019.
Dobbiamo altresì ribadire che è ancora più grave la mancata approvazione del rendiconto 2018 entro il 30 aprile, il che trasforma automaticamente il Comune di Termoli in un ente “strutturalmente deficitario”, come dice la legge, con pesanti limitazioni in termini di accesso ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei, blocco del personale (stabilizzazioni incluse), limitazioni nel concorso del Comune alle spese per alcuni servizi sociali e di base.
Ribadiamo dunque l’invito ai cittadini termolesi ad essere presenti al consiglio comunale del 3 maggio, perché la trasparenza è un nostro diritto».